
Vi ricordate di Nakamura? "Ora studio da allenatore. Stimo Fabregas e stravedo per Inzaghi"
“Facile: il presidente Foti". Non ha dubbi Shunsuke Nakamura quando deve ricordare in una fotografia la Reggina. L'ex fantasista amaranto ha parlato ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport della sua esperienza in Italia: "Quando le cose andavano bene, eri un eroe. Uscivi in strada e ti assalivano, ti chiedevano autografi, ti offrivano caffè e ogni cosa. Era difficile perfino andare a fare la spesa al supermercato. Ne rimasi colpito. In Giappone il calcio non è lo sport più popolare, c’è anche il baseball ad esempio, mentre in Italia è questione di vita o di morte.
L'avversario a cui sono più legato? Roberto Baggio. Il 5 ottobre 2002, al Granillo, segnai il primo gol su punizione in Serie A contro il suo Brescia. Bramavo di far vedere a un campione come lui cosa sapessi fare. A fine partita non gli chiesi la maglia per rispetto. Il mio futuro? Ho smesso a 44 anni, ora voglio fare l’allenatore. A dicembre sono stato a Parma e ho visto come si lavora in Italia. Stimo il Como di Fabregas e stravedo per Simone Inzaghi. Ogni anno riesce aggiungere qualcosa di nuovo.
Cos'è l'Italia? Istinto e passione. Ho visto i reggini disperarsi quando perdevamo e piangere di gioia quando centravamo i tre punti. Solo dopo ne ho compreso il senso: l’amore incondizionato verso la propria squadra".
L'avversario a cui sono più legato? Roberto Baggio. Il 5 ottobre 2002, al Granillo, segnai il primo gol su punizione in Serie A contro il suo Brescia. Bramavo di far vedere a un campione come lui cosa sapessi fare. A fine partita non gli chiesi la maglia per rispetto. Il mio futuro? Ho smesso a 44 anni, ora voglio fare l’allenatore. A dicembre sono stato a Parma e ho visto come si lavora in Italia. Stimo il Como di Fabregas e stravedo per Simone Inzaghi. Ogni anno riesce aggiungere qualcosa di nuovo.
Cos'è l'Italia? Istinto e passione. Ho visto i reggini disperarsi quando perdevamo e piangere di gioia quando centravamo i tre punti. Solo dopo ne ho compreso il senso: l’amore incondizionato verso la propria squadra".
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano