
L'Arci Basilicata ed il progetto Sai Potenza
La scuola, il quartiere, il pallone. Sceglilo tu, l’ordine. In fondo non è importante. Quello che davvero conta è che Deon, grazie a un percorso fatto di piccoli gesti e grandi incontri, ha potuto riprendersi la sua infanzia. Ha cinque anni, Deon. È arrivato a Potenza nel novembre del 2023 insieme a sua madre Anila, che di anni ne ha 23. Portano con sé la fatica di un passato da lasciarsi alle spalle e il bisogno urgente di un posto sicuro dove ricominciare. Lo trovano grazie al progetto SAI della Città di Potenza. Quando arrivano non conoscono neppure una parola d’italiano. Deon è un bambino chiuso, arrabbiato. Ha dentro un mondo che non sa raccontare. Serve una casa. Un tetto, una stanza, un luogo dove sentirsi al riparo. È un appartamento condiviso con altre due madri, una nigeriana e una tunisina, e i loro bambini. Una piccola comunità che impara a capirsi, a condividere, a fidarsi.
È nel Rione Lucania, la Chianchetta come la chiamiamo a Potenza, dove ancora ci si saluta per strada, le porte restano aperte e il medico e la farmacia sono un riferimento per la collettività. Poi arriva la scuola materna. Le prime parole in italiano. Il corso di teatro, quello di musica. La scuola calcio. E qualcosa cambia. Deon inizia a sorridere. Gioca con gli altri bambini, corre sotto casa, si scatena sul campo, riceve i primi inviti ai compleanni. Passo dopo passo, conquista il diritto di essere semplicemente un bambino.
Ma questa non è solo la storia di un bambino. È la prova che accogliere non è un favore. È un atto di giustizia. È ciò che ci rende umani.Perché ogni volta che tendiamo una mano, non stiamo solo aiutando qualcuno a cominciare da capo.Stiamo anche costruendo un futuro migliore, per tutti.







