
De Giorgio mister del Potenza: "La posizione in classifica ci deve far rimanere sereni"
Sempre durante la conferenza stampa del dopo partita con la Cavese l'allenatore del Potenza De Giorgio è entrato in alcuni dettagli tecnici del match.
La metamorfosi.«Sul 2-0 la percezione di avere la partita in controllo ce l'avevo. Abbiamo subito il primo gol e là, ovviamente, venendo già da un ribaltone subito a Foggia, è normale che la memoria ti porta ad abbassarsi, a impaurirsi in un attimo. Noi dobbiamo essere in fiducia. Sempre dobbiamo fare quello che sappiamo fare perché poi, per assurdo, in possesso noi facciamo sempre molto bene al di là del risultato, che è la cosa più difficile e quando, invece quando hanno palla gli avversari e si avverte questo senso di insicurezza c’è anche un po' di tensione. Ecco quindi siamo in una posizione di classifica dove dobbiamo stare sereni. Lo dico sempre ai ragazzi e dobbiamo continuare a lavorare e andare avanti così».
Il modulo. «La Cavese, a differenza di altre squadre, ha dimostrato un possesso palla più consistente del solito, costringendoci ad adattare il nostro approccio difensivo. La nostra abituale pressione alta è stata meno efficace, concedendo alla Cavese un'ampia porzione di campo. La scelta di aspettare nella nostra metà campo ha generato l'impressione di un controllo da parte della Cavese, ma la realtà era diversa. La nostra capacità di ripartire in contropiede, nonostante la fase difensiva più attenta, ha portato alla realizzazione di due gol. L'abitudine di rimanere in zone basse ha contribuito a questa strategia, permettendoci di sfruttare le opportunità che si sono presentate. La decisione di non schierare il 3-5-2 fin dai primi minuti del secondo tempo è stata presa con cautela, consapevoli dei rischi di concedere un gol. La scelta di aspettare un momento più opportuno per adottare questa formazione è stata dettata dalla necessità di valutare attentamente la situazione e di non dare un segnale di debolezza alla squadra».
Il recupero di Felippe. «Ne abbiamo parlato l'altro giorno con lo staff analizzando la partita col Cerignola, Secondo me la nostra l'episodio a sfavore è stata appunto proprio perché Felippe in quella partita stava facendo una partita straordinaria. Aveva preso le misure su Capomaggio. Ha avuto l'infortunio, è stato fermo un po’ di tempo e devo recuperarlo facendolo giocare, perché comunque lui ha uno storico a livello fisico, a livello lavorativo che si porta da agosto perché lavora con noi da da dall'inizio e non sta al meglio della forma fisica. Preferisco recuperarlo facendolo giocare».
Il calciomercato. «Acquistare due o tre giocatori di personalità? Non è che con uno o due giocatori di personalità si risolvono il problema, perché quando giochi con tanti giovani in campo basta averne due tre e che lo stanno al top della della forma fisica oppure non stanno al top nel momento dell'interpretazione tattica 1-2 giocatori di esperienza non ti fanno tantissimo perché faccio l'esempio, è vero quello che dice. Sono d'accordo con te sul fatto che ci siamo illusi Per quanto riguarda e quello che poteva essere la vittoria del campionato. Credo che sia stata la sconfitta di Cerignola perché la squadra ci credeva tantissimo. Ci credeva tanto quanto voi e con quel pizzico di illusione. La delusione se la sono portati anche nelle partite successive ai ragazzi, perché la voglia di fare veramente cose straordinarie non è mai mancata. A questi ragazzi stavamo parlando di un sogno che si sarebbe verificato a distanza di tanti anni e che noi eravamo i primi a provare a farlo quello sforzo. Credo che la partita col Cerignola abbia lasciato un segno in questi ragazzi. Però, ripeto, fa parte dell'esperienza fa parte del nostro processo. Oggi credo che abbiamo visto quattro cinque azioni veramente belle di una squadra che vuole fare il suo gioco, una squadra che comunque ha la personalità e carattere. Secondo me anche l’entusiasmo di voler giocare a calcio che credo che sia la cosa che in questo momento mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno, poi sul fatto che stiamo subendo, che stiamo prendendo qualche gol in più lo diciamo da un po' di tempo. Anzi preferirei non parlarne più perché è un dato chiaro sul quale non si può dire niente, sul quale non vedo niente tranne il lavoro quotidiano che stiamo facendo tutti i giorni, anche oggi sul 2-2 abbiamo avuto tre quattro occasioni. Abbiamo provato a portarla via la partita, lo sforzo c’è. Non è che uno o due giocatori di esperienza in più perché lo stesso calo che abbiamo avuto noi lo ha avuto il Benevento. Il Benevento ad esempio ci sono addirittura sei sette giocatori che vengono dalla serie B con in campo, però altri 5-6 giovani di qualità, giovani forti, ma comunque giovani e il calo l'ha avuto anche il Benevento, nonostante quei 10-12 giocatori tra cui 7-8 sono giocatori che sono retrocessi addirittura dalla Serie A, dalla serie B, quindi non è uno due giocatori in più. Quando hai tanti giovani uno due giocatori in più fanno poco. Dico che dobbiamo solo continuare a essere orgogliosi di quello che stiamo facendo, continuare a lavorare con questa professionalità tutti i giorni e continuare a fare meglio perché possiamo ancora fare meglio ed è quello che faremo noi fino alla fine».







