Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / pescara / Primo Piano
Pescara, troppo poco per sognare: manca la vittoria, crescono i rimpianti
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Redazione TuttoPescaraCalcio
per Tuttopescaracalcio.com

Pescara, troppo poco per sognare: manca la vittoria, crescono i rimpianti

Di questi tempi, in riva all’Adriatico, ci si deve accontentare di poco. Anzi, di pochissimo. Lo dimostra l’ennesima prova opaca del Pescara, che al cospetto di una Spal in piena crisi non è riuscito ad andare oltre un deludente pareggio. Una gara che, sulla carta, sembrava l’occasione perfetta per rilanciare ambizioni e classifica, ma che alla fine ha lasciato più dubbi che certezze.

Gli ospiti si presentavano all’Adriatico con il peso di cinque sconfitte consecutive, appena sette punti raccolti nelle ultime dodici gare e numeri impietosi, tra cui la peggior difesa del girone e un tecnico ancora a secco di punti dopo tre partite (un record negativo che mancava da venticinque anni per gli estensi). Tutti segnali che facevano presagire una partita agevole per il Delfino. E invece, come spesso accade, il campo ha raccontato una storia diversa.

Dopo un primo tempo avaro di emozioni, il Pescara era comunque riuscito a trovare il vantaggio grazie all’unico attaccante capace di segnare nel girone di ritorno tra quelli a disposizione del tecnico. Un gol che avrebbe dovuto rappresentare la mazzata definitiva per una Spal già in ginocchio, e invece è stato solo un’illusione. I biancazzurri si sono limitati a gestire il possesso palla, senza mai trovare la giocata giusta per chiudere il match.

La squadra ospite, invece, ha reagito con orgoglio e, nel secondo tempo, ha creato i presupposti per portarsi a casa l’intero bottino. Le occasioni di Zammarini e Rao, il gol annullato a D’Orazio e il capolavoro di Plizzari sulla scatenata ala ferrarese hanno dimostrato che, se c’era una squadra più vicina alla vittoria, quella era proprio la Spal. Il pareggio finale, quindi, è quasi un risultato positivo per il Pescara, che ha rischiato di perdere anche contro un avversario in caduta libera.

Un punto che serve a poco e che lascia inalterate tutte le perplessità su una squadra che continua a faticare a creare gioco e occasioni. Senza incisività, senza idee e, soprattutto, senza gol, è difficile coltivare sogni di gloria. E il tempo per cambiare rotta inizia a scarseggiare.