
Mister Cangelosi con umiltà, semplicità e risultati ha conquistato Perugia e i perugini: in tantissimi ad ascoltarlo dalla tv
“Non mi piace parlare dei singoli ma del gruppo. Molto dipenderà da loro, se continueranno a seguirmi così penso che faremo altre belle prestazioni”. Così Vincenzo Cangelosi a UmbriaTv ospite a “Fuori Campo”, come riporta Grifotube di Marco Taccucci. “Ci sono tanti giocatori potenzialmente titolari che possono entrare e fare la differenza. Quando hai giocatori come Montevago. Joselito e Kanoute sai che sei avvantaggiato. Abbiamo ancora ampi margini e per esempio ho sentito parlare benissimo di Di Maggio: ho tanta curiosità perché mi consentirebbe di avere altre soluzioni. Ma sono contento dei centrocampisti che ho, come per esempio Torrasi. Sono contento per lui perché sta avendo continuità e ritengo che possa essere un giocatore di di categoria superiore. La gente si aspetta sin da subito la prestazione, ma bisogna anche vedere l’avversario e non perdere equilibrio, Sapevo che il palleggio del Pineto, se messi male in campo, avrebbe potuto metterci in difficoltà. Nel secondo tempo ho voluto dare più coraggio alla squadra. Secondo me Montevago ha un buon tiro, deve essere più tranquillo e non incaponirsi, mi aspetto qualcosa più da Broh anche nell’inserimento. Ultimamente lo sta facendo di più, ma voglio che migliori anche in questo. Zeman voleva che i giocatori ripetessero certi movimenti, che con la velocità diventano più pericolosi e ancora di più con la qualità. In questi due anni ho cercato di fare in campo quello che ritenevo più giusto, ma è chiaro che non partendo dall’inizio non ho potuto fare quello che volevo e nè impostare il mio lavoro. Né qui né a Caserta. Per un allenatore sarebbe importante presentarsi in ritiro con l’80% della squadra fatta, perché poi ci vogliono due mesi per preparare la squadra ad un modo di giocare in cui si sente sicura di esprimersi. Quando una squadra riesce a giocare alla pari contro le prime tre, significa che può arrivare nelle prime cinque. Il Perugia ha avuto problemi sul rendimento esterno, se avesse fatto più punti sarebbe in un altra posizione di classifica. La partita con l’Entella ci ha dato convinzione malgrado tutti i problemi che avevamo quel giorno. Abbiamo fallito una grande occasione e preso un gol su un angolo che non c’era. Per me fare la formazione non è semplice, è un gruppo molto unito e con tanti giocatori bravi. Se riusciremo ad andare ai play off dovremo essere ancora più coraggiosi, specie in trasferta dove non abbiamo fatto bene. Vediamo se riusciamo a riportare Lewis a pieno regime, mentre su Angella preferisco non forzare. Se andremo ai playoff più siamo e meglio sarà, visto che giocheremo ogni tre giorni, anche per una questione di ammonizioni perché dopo due scatta la squalifica. Marconi si è sempre allenato bene e l’ho premiato perché meritava di avere della chance dall'inizio. Quello che io gli ho chiesto è di fare un grande lavoro per la squadra. Montevago ha bisogno di stare tranquillo per ritrovare la serenità perché il gol era diventato per lui un'ossessione. Lui le occasioni le ha sempre avute, questa ricerca ossessiva lo condizionava troppo. Mi piacerebbe ripetere quello che ho fatto a Caserta: quando sono arrivato c’erano 400 persone allo stadio, l’anno scorso erano in 6000. Il mio obiettivo è questo anche a Perugia, che è una piazza eseguente, che ha fatto la serie A. Se in casa si parla male della squadra della sua città, il bimbo non seguirà quella squadra oppure praticherà un altro sport. A Caserta una bimba che indossava la maglia del Napoli mi rispose che non indossava quella della Casertana perche era scarsa”.
Gemello: E’ un giocatore importante e ha ampi margini di crescita, negli ultimi anni ha giocato pocoz







