
Il Trofeo Luigi Fagioli si preoara per l'edizione numero 60: appuntamento ad agosto
Un evento fra ospiti speciali, istituzioni, partner, soci e amici per dare il via al Trofeo Luigi Fagioli 2025 e svelarne la nuova immagine, prima grande novità in vista dell’evento che culminerà a Gubbio nel weekend del 24 agosto con la disputa della 60edizione della prestigiosa cronoscalata umbra, sesto round e prima “finale” del Campionato Italiano Supersalita. Gli organizzatori del Comitato Eugubino Corse Automobilistiche (CECA) hanno dato appuntamento venerdì al Narciso Club per una speciale serata con cena preparata dallo chef Andrea Cesàri nella quale hanno ritrovato “vecchi” e nuovi partner della ribattezzata “Montecarlo delle Salite” e sapientemente condita dalla trascinante simpatia di uno special guest come Jimmy Ghione. Un gala anche goliardico che ha rinsaldato i già stretti rapporti del Trofeo Fagioli con gli enti locali (diverse le presenze fra Comune di Gubbio, Regione Umbria, Provincia e ACI di Perugia), le forze dell’ordine (fondamentali nel presidiare la gara) e tante realtà del territorio, rivelandosi come un grande e importante momento di dialogo fra imprenditori, oltre che celebrazione del nuovo corso dell’evento, pronto a stupire fin dai nuovi... colori e sempre attento alla propria storia nel guardare a futuro e innovazione. La cronoscalata di Gubbio è stata spesso e volentieri capofila di grandi novità nel panorama anche internazionale delle corse in salita e la 60esima edizione consecutiva, un traguardo ben sottolineato dal neo-presidente e direttore di gara Fabrizio Fondacci, non vuole essere da meno e, anzi, rilancia preannunciando un calendario fitto di eventi e momenti imperdibili, oltre che la tradizionale attenzione per i più specifici dettagli organizzativi e sportivi. Il lavoro in vista dell’anniversario è dunque iniziato con la presentazione del nuovo logo del Trofeo Luigi Fagioli e del manifesto 2025.
A svelarlo insieme al CECA e a Ghione c’era l’autore Filippo Manuali. Il grafico eugubino ha spiegato i motivi del logo, composto in maniera originale “andando oltre l’idea di scegliere il font, perché tutti i caratteri sono stati realizzati a mano”. Quindi il manifesto, nato dall’idea del Comitato di rappresentare un’immagine fuori dagli schemi che potesse comprendere i colori di Gubbio (rosso e blu) e un’“esplosione” di tutto ciò che incarna il Trofeo tra passato, compare non a caso la Ferrari storica del commendatore Pietro Barbetti nella prima edizione, e presente/futuro, riferimento al prototipo moderno che compare al centro, nel caso specifico portato in gara dall’indimenticabile Mauro Rampini. Proprio le famiglie Barbetti, da sempre legate alla cronoscalata che annualmente assegna anche il Memorial Angelo e Pietro Barbetti, e Rampini, con il figlio di Mauro, Giovanni, pilota anche lui, a ricordare il padre, sono anche loro state coinvolte sul palco, così come quelle Colaiacovo, proprietà del Misano World Circuit, e Saldi, con la figlia Cristiana che tra le emozioni ha ricordato un altro indimenticabile driver eugubino, Raimondo Saldi (esposta in sala sia la sua storica Opel sia l’Osella di Rampini). Il lascito della storia del Trofeo Fagioli si perpetua e la condivisione di intenti fra tutti gli attori che contribuisco all’evento è letteralmente esplosa sul palco e in sala in maniera del tutto naturale. Fra i tanti, non a caso un momento clou è stata la chiamata dei presidenti che nel CECA hanno preceduto Fondacci: Loris Ghigi, Daniele Palazzari, Andrea Brunetti, Luca Uccellani e Alessandro Fiorucci, ricordando il “capostipite” Balducci e tanti aneddoti, hanno chiarito come il successo che oggi proietta Gubbio e il Trofeo Fagioli nel futuro è la prosecuzione di quello di ieri.






