
"Il dispiacere è di non avere i tifosi con noi, ma vogliamo regalare loro una grande soddisfazione"
Il tecnico del Perugia, Vincenzo Cangelosi, ha presentato il derby Ternana-Perugia. “Dispiace non avere i tifosi con noi - ha detto - ma abbiamo la possibilità di dare loro una soddisfazione principalmente attraverso la prestazione. E’ importante. La gente vuole vedere che la squadra dà tutto. Ed in queste cinque partite lo abbiamo dimostrato. I derby sono sempre una partita da tripla e la componente emotiva conta molto, come pure l’approccio è la cosa più importante. La pressione esterna in questo momento è data più a loro per un discorso di classifica ma è una squadra esperta, abituata a giocare per qualcosa di importante. Noi dovremo stare tranquilli, se riusciremo a gestire bene la parte emotiva riusciremo a fare bene. Avere più atteggiamenti dipende da quello che si ha in testa. Con il Legnago sapevo che durante la partita potevamo avere problemi. Anche questa si può sviluppare in questo modo. Se il derby arriva nel momento giusto lo dirà il campo, ma è una partita importante contro una squadra importante che in casa ha fatto tantissimi risultati. Dovremo fare la nostra partita, senza lasciare a loro il comando del gioco, altrimenti creano diversi problemi. Dovremo cercare di sfruttare le loro lacune se ce lo permetteranno. Vivo i derby in maniera abbastanza serena. Per i tifosi è partita molto sentita a prescindere dalla rivalità. Vogliono sempre vincere così come noi. Vogliamo dare una soddisfazione ad una tifoseria che ci ha sempre aiutato, anche dopo Entella quando ci siamo ritrovati quint’ultimi. Ringrazio i tifosi, l’aiuto serve sempre nel momento più difficile. Avere l’organico quasi al completo è importante. Per come abbiamo lavorato e stiamo lavorando non è semplicissimo scegliere perché sono tanti i giocatori che meritano di giocare dall’inizio. Avere 16 giocatori che possono darmi soluzioni diverse mi consente di affrontate la partita con maggiore serenità.
Sono contento ma il merito principale è dei ragazzi che sono stati bravi a cercare di capire subito quello che volevo da loro, e come interpretare le partite. C’è stato più coraggio. L’autostima è aumentata, la squadra la vedo più consapevole di quello che può fare. Non è una partita semplice dal punto di vista emotivo ma siamo pronti per poterla affrontare. Per le scelte ci sono tante cose da analizzare. C’è la parte emotiva che conta, e poi dipende da come voglio interpretarla. Ci sono giocatori che mi permettono di giocarla in diversi modi. Ho soluzioni diverse per poter cambiare anche in corso d’opera. Magari il ragazzo giovane riesce a viverla in maniera più leggera, a non soffrire la pressione. Quello esperto magari la ragiona troppo, dobbiamo cercare di fare il nostro sapendo che ci sono dei punti fermi che abbiamo già acquisito senza pensare troppo all’avversario. Come tutte le squadre, i punti deboli ci sono, il problema è metterli in evidenza. I convocati sono 25, devo fare valutazioni su Di Maggio ed Angella. Di Maggio è quello che da più tempo è fermo, Angella in settimana ha avuto qualche problemino ma lo porto perché il suo carisma è fondamentale. Matos è un giocatore importante per la categoria, sa esattamente dove collocarsi. Ho cercato di dargli una collocazione che gli consenta di fare quello che sa fare meglio. Sono contento di quello che sta facendo, può ancora crescere. Nel resto del percorso cercherò di ottenere ancora di più. In zona gol si può presentare di più. Per Montevago dico che le punte quando non segnano hanno sempre problemi psicologici. Gli ho detto di stare tranquillo, il gol prima o poi lo fa. Sa che aiuto può dare alla squadra, ed in questo momento è quello che conta di più”.







