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Le prime parole di Lamberto Zauli. "Quando chiama il Perugia ti devi solo mettere a disposizione"
Oggi alle 18:23Primo Piano
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Le prime parole di Lamberto Zauli. "Quando chiama il Perugia ti devi solo mettere a disposizione"

Queste le parole durante la conferenza stampa raccolte da Grifotube di Marco Taccucci. Il dirsse Giugliarelli: “Per me è un giorno difficile , Voglio ringraziare Alessandro con cui abbiamo condiviso un percorso e gli auguro le migliori fortune, è giovane e merita una carriera importante. A Perugia sono passati tanti allenatore, che magari non hanno fatto bene, come Sarri. Il calcio ha dinamiche semplici: quando non fai risultato e non hai continuità va da sé che diventa necessario un cambio di guida tecnica. Non mi piace parlare di delusione, la stagione è ancora lunga e il bilancio lo faremo alla fine di un anno. Do il benvenuto a Zauli che non ha bisogno di presentazioni. Rispecchiava le necessità e le competenze e il valore umano per la gestione di gruppi squadra di un certo tipo e anche con i giovani. Il contratto di un anno più un anno ad obiettivi raggiunti non è la vittoria del campionato, ma lavorare insieme per conoscerci e vedere se staremo bene insieme. Più dei contratti contano i rapporti tra le persone. 

L’idea è collegiale, ma credo che in club la scelta spetti al direttore scegliere.  L’ho visto allenare ed è stato un prima
scelta per le competenze tecniche tattiche  e relazionali. Perugia è una città esigente: dobbiamo prenderci tutto un po’ meno sul serio, la componente emotiva fa la differenza sia in positivo che negativo. Dover giocare sempre con il fardello di ciò che è stato e ciò che devi essere non è facile, dovremmo ritrovare un po’ di spensieratezza  . La verità che questo è uno sport imprevedibile e il primo gol di ieri ce lo dimostra. 

Zauli: “Quando ti chiama il Perugia devi metterti a disposizione. Mi piace allenare dove c’è passione, e mi piace avere responsabilità in una piazza che ha una storia come Perugia senza cadere nella retorica . Sono convinto che ci sia un mix imperante, tra giovani e esperti. Sta a me il mio staff amalgamare il tutto per far sì che arrivino i risultati. Mi è capitato di vedere il Perugia a Pesaro: fecero una buona partita e credo nella qualità della squadra. Io sono stato dall’altra parte, c’è un ragazzo che esce come Formisano e domani siamo già in rifinitura. I rapporti si costruiranno con il tempo, mercoledì avremo un impegno con una  squadra forte. Ma da domani lavoreremo per vedere una squadra credibile bella anche nel gioco. Quando si va in una città nuova l’obiettivo è entrare in una mentalità, in una cultura e in una storia. Speriamo che si possa creare un legame. 
Quando subentri ti appoggi a quello che è stato, staremo insieme più giorni e proveremo a conoscerci. Si propone quello che uno ha nelle sue corde.
Mi sono presentato ai ragazzi, ho detto loro come mi piacerebbe uno spogliatoio, e poi lavoreremo nel campo e cercheremo di creare un empatia. 
Quando si subentra, metto la mia personalità, il mio modo di essere. Noi siamo tante persone dentro lo spogliatoio e io dovrò conquistare la fiducia di tutti quelli che ho intorno, dai giocatori ai collaboratori. Se riusciro a fare questo saremo già a buon punto.
Io sono un fautore dell’uno contro uno, saltare l’uomo è un valore. Bisogna avere coraggio, disposti a sbagliare. 
A chi mi ispiro? Mister Francesco Guidolin e quello che mi ha cambiato la carriera ero un buon giovane e con lui ho fatto un salto di qualità e ne approfitto per salutarlo ancora e ringraziarlo.