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"Vogliamo riportare il Perugia in Serie A, ma passo dopo passo: ora abbiamo altre priorità"
mercoledì 11 settembre 2024, 20:00News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"Vogliamo riportare il Perugia in Serie A, ma passo dopo passo: ora abbiamo altre priorità"

A Perugia si è presentato in una conferenza stampa il nuovo proprietario del Club e presidente Javier Faroni. L’imprenditore argentino aveva rilevato sabato l’intera proprietà dal presidente Massimiliano Santopadre. “Sono felice di entrare a far parte della storia di questo club, anche se le cose importanti non si fanno mai da soli, c’è sempre bisogno di una squadra forte. Quando mi sono trovato di fronte a questa nuova sfida della mia vita ho trovato tante persone che hanno lavorato al mio fianco. Voglio ringraziare tutti coloro che fanno parte di questo club e un ringraziamento speciale va a Massimiliano Santopadre che ha voluto portare a termine questa operazione, una persona molto importante nella storia del Perugia. Voglio anche ringraziare la sindaca di Perugia che mi ha dato la sua disponibilità a lavorare insieme per questa sfida e questo ci da sicurezza e tranquillità”. Ha aggiunto che “ai tifosi vorrei dire che sono rimasto sorpreso per come vivono il calcio e lo dico io che vengo da un paese come l’Argentina che è profondamente legato al calcio. Non pensavo che il Grifo avesse questa passione e questo amore. È una cosa che non si vede molto nel mondo, ho viaggiato molto, e l’amore dei tifosi per il Perugia è grande e sorprendente. Questo lo vedo tutti i giorni per strada, nei bari, nei negozi. Per me è fondamentale. Io sono arrivato ora, ma i tifosi hanno sempre fatto parte della storia di questo club. Ieri ho parlato con una persona che fa l’abbonamento da 50 anni, mi ha colpito. Voglio dire a tutti che io sono uno dei vostri, un nuovo tifoso che lavorerà duramente per un Perugia che possa arrivare in alto. Devo dire che l’Italia la amo per vari motivi, ho dei legami familiari qui. Mi piace molto e la visito come turista ogni anno. Ho avuto la possibilità negli anni di acquistare altri club nel mondo ma non ho mai sentito la necessità di farlo. Il motivo principale per il quale ho scelto Perugia è che io sono venuto qua come turista tempo fa, e ho avuto modo do conoscere la città e la sua gente e ho deciso che questo è il posto dove voglio lasciare una impronta importante. Questo club si trovava in una situazione economica delicata e senza equilibrio non si raggiungono gli obiettivo sportivi. Il primo obiettivo è dunque la stabilità. Abbiamo bisogno di questo perché la situazione debitoria non è molto buona. Dobbiamo gestire questo aspetto e lavorare poi su quello sportivo a lungo termine. Tutti vorremmo vincere tutte le domeniche, ma su questo lavoreremo dalla prossima sessione di mercato per rinforzare la squadra e raggiungere gli obiettivi sportivi. Ci sarà bisogno di ulteriori investimenti nelle infrastrutture e nella risoluzione del deficit economico. Se uno vuol fare cose importanti non può farle da solo. Non sarà un club presidenzialista. Non potrò vivere a Perugia, anche se avrei voluto, ma ho varie cose da seguire in tutto il mondo. Verrò tutti i mesi per un certo periodo. Una parte del debito è già stato finanziato, l’altra verrà pagata più avanti. Vogliamo dare subito equilibrio a questo club per avere spazi di manovra per investire. Sulla squadra siamo attualmente preoccupati dall’alto numero degli infortuni e ci stiamo lavorando con lo staff medico per fare un’analisi approfondita del perché. Cosa più importante è migliorare le infrastrutture per la prima squadra per farla rendere al meglio la domenica. Anch’io vorrei che il Perugia tornasse in A già stasera, purtroppo però bisogna capire che è un processo lungo, da fare passo dopo passo.

Bisogna evitare quelle spirali di promozione e poi retrocessione immediata. Dobbiamo costruite qualcosa di forte alla base”. Ha detto che “la Serie C non è il posto in cui Perugia merita di stare, dobbiamo uscire da questa situazione il prima possibile. Non voglio sminuire altri club ma il Grifo merita altri palcoscenici. Lotteremo per uscirne. Stadio Curi? La sindaca mi ha detto che nel breve termine verranno fatti lavori per riavere la capienza massima. Per quanto riguarda il progetto nuovo stadio non sono stato coinvolto in questo. So che c’è l’intenzione di ricostruire uno stadio che sia moderno e adeguato agli standard mantenendo però quella che è la storia del Curi. So che sono pervenute proposte ma non sono coinvolto in questo progetto. Secondo me è fondamentale coinvolgere il comune in tutti gli aspetti del club. Mi è sembrato strano che in una città con un club così importante non ci sia un riferimento alla città sulla maglia. Dalla prossima domenica avremo la scritta “città di Perugia” sulla divisa. Santopadre è una persona molto importante e deve essere ascoltata. Non lavorerà con il club, anche per una sua decisione. è comunque disposto ad aiutarci per il bene del Perugia. Un club deve avere un settore giovanile solido. Dobbiamo valorizzarlo, lavorandoci intensamente. Faremo delle iniziative per rafforzare il legame del club con i perugini. Vogliamo un club aperto, tutta Perugia deve scendere in campo insieme a noi. Vedere solo 4 o 5 mila persone allo stadio mi spezza il cuore. Probabilmente non si è sviluppato questo rapporto negli anni. C’è bisogno di un legame stretto per migliorare insieme. Abbiamo campi sportivi in condizioni pessime, ad ottobre il terreno di gioco del Curi verrà rifatto. Anche il campo della primavera deve essere rifatto totalmente. Per fare tutto questo ho bisogno del permesso del comune e quindi un forte legame con le istituzioni è importante. Per vicinanza e per conoscenze esploreremo più a vicino il mercato sudamericano. Voglio ringraziare i tifosi del Grifo che sono straordinari. Abbiate fiducia e pazienza, la palla può prendere il palo e andare in porta o prendere il palo e uscire. Questo è il calcio, non è colpa di Formisano o di nessuno. Vi invito allo stadio, anche coloro che non venivano più. Tornate a tifare la nostra squadra. Impareremo molto dalle osservazioni dei tifosi - ha concluso Faroni - ma avremo bisogno di loro sugli spalti”.