
L'eredità di Pederzoli: la salvezza con l'undici più giovane della Serie A. E il nuovo Crespo?
Il Parma che ieri sera ha battuto 1-0 la Juventus ha messo una seria ipoteca sulla salvezza. Probabilmente definitiva. Con l'arrivo di Cristian Chivu la squadra emiliana ha praticamente smesso di perdere, ha incassato una sola sconfitta sul campo dell'Udinese e poi ha attraverso indenne un cammino pieno di ostacoli. Nelle ultime tre giornate, contro Inter, Fiorentina e Parma, ha conquistato cinque punti.
Il Parma che oggi è un passo dalla salvezza non è però solo una neopromossa che riesce a mantenere la categoria. Un primo passaggio tutt'altro che scontato. E' anche una squadra che riesce a farlo con la squadra più giovane della Serie A. L'undici iniziale che ieri ha affrontato e battuto Tudor e i suoi ragazzi aveva un'età media di 23.4 anni. Una squadra molto giovane e talentuosa, costruita solo e soltanto da calciatori di proprietà. Una squadra che ha già oggi un enorme valore sul mercato e ancor di più ne avrà nei prossimi anni.
Da Leoni a Bernabé. Da Bonny a Circati, passando per Suzuki, Sohm, Mandela Keita e tanti altri. Quello crociato è un gruppo ricco di talento costruito negli ultimi anni anche da quel Mauro Pederzoli che dopo l'arrivo di Federico Cherubini è stato demansionato e che a fine stagione, con la scadenza del contratto, è destinato ad andar via.
Il suo vero lavoro in quel di Parma è finito lo scorso 3 febbraio, l'ultimo giorno dell'ultima finestra di calciomercato. E' finito con l'acquisto di Mateo Pellegrino, figlio d'arte che ha avuto un eccellente impatto col nostro calcio e che ieri con un imperioso stacco di testa ha deciso la sfida contro la Juventus. L'ha fatto sotto gli occhi del suo idolo, del calciatore che sogno di diventare. "Sapevo che Crespo fosse in tribuna e sono molto contento di aver segnato. Mi manca ancora tantissimo per essere come lui, da piccolo guardavo i suoi video. Oggi mi ha visto segnare contro la Juventus, per me è un sogno", ha detto l'attaccante argentino al termine del match
Il Parma che oggi è un passo dalla salvezza non è però solo una neopromossa che riesce a mantenere la categoria. Un primo passaggio tutt'altro che scontato. E' anche una squadra che riesce a farlo con la squadra più giovane della Serie A. L'undici iniziale che ieri ha affrontato e battuto Tudor e i suoi ragazzi aveva un'età media di 23.4 anni. Una squadra molto giovane e talentuosa, costruita solo e soltanto da calciatori di proprietà. Una squadra che ha già oggi un enorme valore sul mercato e ancor di più ne avrà nei prossimi anni.
Da Leoni a Bernabé. Da Bonny a Circati, passando per Suzuki, Sohm, Mandela Keita e tanti altri. Quello crociato è un gruppo ricco di talento costruito negli ultimi anni anche da quel Mauro Pederzoli che dopo l'arrivo di Federico Cherubini è stato demansionato e che a fine stagione, con la scadenza del contratto, è destinato ad andar via.
Il suo vero lavoro in quel di Parma è finito lo scorso 3 febbraio, l'ultimo giorno dell'ultima finestra di calciomercato. E' finito con l'acquisto di Mateo Pellegrino, figlio d'arte che ha avuto un eccellente impatto col nostro calcio e che ieri con un imperioso stacco di testa ha deciso la sfida contro la Juventus. L'ha fatto sotto gli occhi del suo idolo, del calciatore che sogno di diventare. "Sapevo che Crespo fosse in tribuna e sono molto contento di aver segnato. Mi manca ancora tantissimo per essere come lui, da piccolo guardavo i suoi video. Oggi mi ha visto segnare contro la Juventus, per me è un sogno", ha detto l'attaccante argentino al termine del match
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