
Parma infallibile in rimonta, ma le reazioni d'orgoglio non bastano per salvarsi
Da lì in poi il Parma si è trovato ad inseguire e spinto dalla forza della disperazione ha saputo tirare fuori il meglio di sé. Come contro il Torino, anche oggi la seconda parte di gara è stata giocata con nuovo coraggio e voglia di rimetterla in piedi. L'atteggiamento venuto fuori conferma l'anima della squadra, che però non può trovarsi sempre ad inseguire.
Lo ha detto Chivu in conferenza, bisogna agire prima di doversi trovare a reagire. Le cause alla base delle difficoltà di questa squadra risiedono proprio in un sentimento di paura, che cresce nelle partite decisive e soprattutto blocca la squadra in avvio, impendendogli di esprimersi. Ecco perché Chivu preme su certi aspetti: il Parma sembra dover risolvere proprio questo e Chivu lo sa. Meno paura, più coraggio e intraprendenza per tentare qualche giocata in più e mettere da subito in difficoltà gli avversari. Al di là di questo, la preoccupazione per il percorso del Parma nasce anche dalla fase finale della sfida di ieri, quando il Parma ha provato ad assediare i brianzoli. Pur avendo determinazione e fame, sono mancate in modo evidente idee, trame e guizzi negli ultimi venti metri. A conferma di ciò, il gol se lo è inventato un singolo. E che gol: Bonny parte a controcampo, corre al doppio degli avversari e li supera, se la mette sul destro e scarica sotto l'incrocio. Un gol pesante, che evita una sconfitta imperdonabile. Da questo bisogna ripartire, prendendo il poco di buono (il punto in classifica) e lavorando per fare meglio nelle prossime ore. Ci sarà il Verona, poi un aprile di ferro: la stagione del Parma si decide oggi.







