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Parma, Pecchia: "Hernani ancora ai box. Atalanta tra le top europee"
12.30 - Archiviata la sosta nazionali, il campionato torna protagonista. Il Parma è atteso da tre gare difficilissime contro Atalanta, Lazio e Inter. Il primo battesimo di fuoco per i crociati sarà domani sera, alle ore 20.45, contro l'armata di Gasperini. Una sfida già complicata, resa più difficile dagli infortuni e dai tanti impegni dei crociati in nazionale. Tra pochi minuti, mister Fabio Pecchia presenterà la sfida in conferenza stampa. Segui le sue parole in diretta, grazie al LIVE! di TMW.
12.48 - Inizia la conferenza stampa.
Che sosta è stata senza tanti nazionali?
"Come successo nelle altre soste, qualcuno torna spremuto. Oggi ci siamo ritrovati per la prima volta tutti in campo".
Sarà un confronto anche fisico, che partita ti aspetti? Recuperi qualcuno?
"Hernani non è del gruppo, manca poco ma non sarà con noi. Sul piano fisico sarà una partita difficile, loro hanno una fisicità che poche squadre hanno in Europa. Non sono però solo una squadra fisica, ma anche tecnica, sanno giocare e hanno qualità. Con intelligenza dobbiamo sfruttare le nostre qualità e il nostro modo di stare in campo. E' una sfida bella, la affrontiamo con grande entusiasmo, sfidiamo una top europea".
Contro un avversario di questo tipo, cambia qualcosa nel modo di affrontare la gara?
"Quando giochi contro queste squadre, ci sono fasi in cui sei costretto a fare determinate cose. Dobbiamo saperlo fare con consapevolezza, sapendo aspettare in alcuni frangenti. Sarà importante riuscire a sviluppare un gioco in velocità, affidandoci ancora di più alla qualità, non solo attaccando gli spazi ma anche giocando il pallone. Il lavoro di un grande allenatore e di un ottimo club come l'Atalanta è sotto gli occhi di tutti, l'avversario è di questo calibro, ci spingeranno ai nostri limiti e noi dobbiamo essere in grado di ribattere".
Spesso sono entrati palla al piede nella vostra area:
"A volte, anche per meriti dell'avversario. La squadra deve trovare un equilibrio che prescinde dalle caratteristiche dei giocatori, le qualità restano. Cerchiamo di trovare nuove soluzioni, ne abbiamo bisogno, correggendo di volta in volta errori che portano a situazioni come questa, cercando di difendere sempre più di reparto".
Come si mantengono gli equilibri contro un avversario così?
"Bisogna stare sempre dentro la gara, contro chiunque ma ancora di più contro questi avversari. Mantere gli equilibri, non solo tattici ma anche mentale, sapendo vivere i momenti della gara. Quando c'è da attaccare va fatto, a prescindere dall'avversario".
Pochi giocatori a Collecchio nella sosta, quanto toglie alla squadra?
"E' un problema di ogni allenatore che allena i top club. Io alleno un top club e mi devo adeguare, preparando le partite in pochi giorni. E' stato così anche l'anno scorso. Ciò che mi premeva era evitare infortuni, tanti hanno giocato in giro per il mondo. Sul preparare la gara in pochi giorni ci siamo attrezzati".
Guardiola ha detto che affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista:
"E' facile dal punto di vista mentale. Sul piano tattico invece affronti un avversario che ha sempre mantenuto il suo stile, con coraggio e anima, pur cambiando interpreti. C'è sempre il rischio del dolore dal dentista ma ci si augura sempre sia indolore".
La vittoria di Venezia ha dato serenità ed entusiasmo?
"Lavoriamo per vincere le partite, l'idea di gioco e lo stile è abbastanza chiaro. Noi continuiamo a lavorare per valorizzare i giovani, ma l'importante restano sempre i tre punti".
Suzuki ieri ha fatto solo palestra, può toccare a Chichizola?
"Abbiamo ancora una giornata di lavoro, abbiamo ancora un giorno per recuperare e fare le valutazioni. Leo è pronto, lo stesso Edo, ma è la situazione di tutti quelli impegnati con le nazionali".
Estevez è l'unico rimasto a Parma in questa sosta, è pronto a giocare per il primo minuto?
"Estevez è stato l'unico qui con noi a Collecchio, può essere della partita. Anas è tornato qualche giorno prima, Keita all'ultimo. Estevez ha recuperato una buona condizione".
Sarà una partita speciale per Delprato e Mihaila?
"Non lo so, magari avranno uno stimolo in più. Ci penserò. Per Enrico è sicuramente una soddisfazione, giocare contro la sua città, mentre per Valentin è stata un'esperienza in un momento particolare della sua carriera".
Ha espresso parole di stima per Gasperini, se dovesse rubare qualcosa al suo collega, cosa prenderebbe?
"Non lo so, restare nove anni in un club e vincere. Bisogna fargli i complimenti, hanno lavorato davvero molto bene".
Farete una partita di contenimento o equilibrata?
"Ci saranno momenti in cui contenere, ma quando abbiamo il pallino dobbiamo proporre, è troppo un rischio fare solo contenimento con l'Atalanta. Dovremo spingere con convinzione quando lo faremo".
Saranno decisivi i duelli individuali?
"Sì, per loro è un duello individuale a tutto campo, i giocatori conoscono questo tipo di gioco. Giocarsela in quel modo, alla pari dal punto di vista fisico, non ci porterebbe a vincere. Dobbiamo spingere dal punto di vista tattico e giocare con qualità".
Come si allena la capacità di concretizzare le occasioni?
"Insistere, continuare a creare occasioni. Nel volume dobbiamo trovare la via del gol, è l'unico elemento che rompe gli equilibri di ogni gara ed è un aspetto di squadra, non solo dei giocatori offensivi".
Quest'anno affrontate difese meno arroccate rispetto all'anno scorso, Benek può avere meno difficoltà nel ruolo di prima punta?
"A Venezia abbiamo cominciato con quasi due punte larghe e Dennis alle spalle di Cancellieri, ma Benek può fare bene sia l'esterno che la punta in grado di attaccare gli spazi, con caratteristiche ovviamente diverse rispetto a Bonny e Charpentier".
Parla spesso dell'importanza di mantenere un certo entusiasmo, cosa potrebbe inquinare questo clima?
"Non riguarda solo il Parma ma ogni squadra, quello che si respira nel club e all'esterno. Se c'è un clima di negatività arriva alla squadra. Le brutte prestazioni a volte possono essere un ulteriore stimolo. Spingo però e insisto che i ragazzi devono giocare a calcio, è la cosa più bella, giocare e divertirsi".
13.08 - Termina la conferenza.
12.48 - Inizia la conferenza stampa.
Che sosta è stata senza tanti nazionali?
"Come successo nelle altre soste, qualcuno torna spremuto. Oggi ci siamo ritrovati per la prima volta tutti in campo".
Sarà un confronto anche fisico, che partita ti aspetti? Recuperi qualcuno?
"Hernani non è del gruppo, manca poco ma non sarà con noi. Sul piano fisico sarà una partita difficile, loro hanno una fisicità che poche squadre hanno in Europa. Non sono però solo una squadra fisica, ma anche tecnica, sanno giocare e hanno qualità. Con intelligenza dobbiamo sfruttare le nostre qualità e il nostro modo di stare in campo. E' una sfida bella, la affrontiamo con grande entusiasmo, sfidiamo una top europea".
Contro un avversario di questo tipo, cambia qualcosa nel modo di affrontare la gara?
"Quando giochi contro queste squadre, ci sono fasi in cui sei costretto a fare determinate cose. Dobbiamo saperlo fare con consapevolezza, sapendo aspettare in alcuni frangenti. Sarà importante riuscire a sviluppare un gioco in velocità, affidandoci ancora di più alla qualità, non solo attaccando gli spazi ma anche giocando il pallone. Il lavoro di un grande allenatore e di un ottimo club come l'Atalanta è sotto gli occhi di tutti, l'avversario è di questo calibro, ci spingeranno ai nostri limiti e noi dobbiamo essere in grado di ribattere".
Spesso sono entrati palla al piede nella vostra area:
"A volte, anche per meriti dell'avversario. La squadra deve trovare un equilibrio che prescinde dalle caratteristiche dei giocatori, le qualità restano. Cerchiamo di trovare nuove soluzioni, ne abbiamo bisogno, correggendo di volta in volta errori che portano a situazioni come questa, cercando di difendere sempre più di reparto".
Come si mantengono gli equilibri contro un avversario così?
"Bisogna stare sempre dentro la gara, contro chiunque ma ancora di più contro questi avversari. Mantere gli equilibri, non solo tattici ma anche mentale, sapendo vivere i momenti della gara. Quando c'è da attaccare va fatto, a prescindere dall'avversario".
Pochi giocatori a Collecchio nella sosta, quanto toglie alla squadra?
"E' un problema di ogni allenatore che allena i top club. Io alleno un top club e mi devo adeguare, preparando le partite in pochi giorni. E' stato così anche l'anno scorso. Ciò che mi premeva era evitare infortuni, tanti hanno giocato in giro per il mondo. Sul preparare la gara in pochi giorni ci siamo attrezzati".
Guardiola ha detto che affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista:
"E' facile dal punto di vista mentale. Sul piano tattico invece affronti un avversario che ha sempre mantenuto il suo stile, con coraggio e anima, pur cambiando interpreti. C'è sempre il rischio del dolore dal dentista ma ci si augura sempre sia indolore".
La vittoria di Venezia ha dato serenità ed entusiasmo?
"Lavoriamo per vincere le partite, l'idea di gioco e lo stile è abbastanza chiaro. Noi continuiamo a lavorare per valorizzare i giovani, ma l'importante restano sempre i tre punti".
Suzuki ieri ha fatto solo palestra, può toccare a Chichizola?
"Abbiamo ancora una giornata di lavoro, abbiamo ancora un giorno per recuperare e fare le valutazioni. Leo è pronto, lo stesso Edo, ma è la situazione di tutti quelli impegnati con le nazionali".
Estevez è l'unico rimasto a Parma in questa sosta, è pronto a giocare per il primo minuto?
"Estevez è stato l'unico qui con noi a Collecchio, può essere della partita. Anas è tornato qualche giorno prima, Keita all'ultimo. Estevez ha recuperato una buona condizione".
Sarà una partita speciale per Delprato e Mihaila?
"Non lo so, magari avranno uno stimolo in più. Ci penserò. Per Enrico è sicuramente una soddisfazione, giocare contro la sua città, mentre per Valentin è stata un'esperienza in un momento particolare della sua carriera".
Ha espresso parole di stima per Gasperini, se dovesse rubare qualcosa al suo collega, cosa prenderebbe?
"Non lo so, restare nove anni in un club e vincere. Bisogna fargli i complimenti, hanno lavorato davvero molto bene".
Farete una partita di contenimento o equilibrata?
"Ci saranno momenti in cui contenere, ma quando abbiamo il pallino dobbiamo proporre, è troppo un rischio fare solo contenimento con l'Atalanta. Dovremo spingere con convinzione quando lo faremo".
Saranno decisivi i duelli individuali?
"Sì, per loro è un duello individuale a tutto campo, i giocatori conoscono questo tipo di gioco. Giocarsela in quel modo, alla pari dal punto di vista fisico, non ci porterebbe a vincere. Dobbiamo spingere dal punto di vista tattico e giocare con qualità".
Come si allena la capacità di concretizzare le occasioni?
"Insistere, continuare a creare occasioni. Nel volume dobbiamo trovare la via del gol, è l'unico elemento che rompe gli equilibri di ogni gara ed è un aspetto di squadra, non solo dei giocatori offensivi".
Quest'anno affrontate difese meno arroccate rispetto all'anno scorso, Benek può avere meno difficoltà nel ruolo di prima punta?
"A Venezia abbiamo cominciato con quasi due punte larghe e Dennis alle spalle di Cancellieri, ma Benek può fare bene sia l'esterno che la punta in grado di attaccare gli spazi, con caratteristiche ovviamente diverse rispetto a Bonny e Charpentier".
Parla spesso dell'importanza di mantenere un certo entusiasmo, cosa potrebbe inquinare questo clima?
"Non riguarda solo il Parma ma ogni squadra, quello che si respira nel club e all'esterno. Se c'è un clima di negatività arriva alla squadra. Le brutte prestazioni a volte possono essere un ulteriore stimolo. Spingo però e insisto che i ragazzi devono giocare a calcio, è la cosa più bella, giocare e divertirsi".
13.08 - Termina la conferenza.
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