Esistono ancora i famosi “40 punti” per la salvezza? Negli ultimi 12 anni è bastato molto meno

Storicamente gli allenatori impegnati nella lotta salvezza hanno sempre parlato della famosa quota “40 punti” per centrare la permanenza in Serie A. In molti nominano tutt’ora questo traguardo, anche se a osservare l’andamento delle ultime 12 stagioni di Serie A si comprende bene come non sia effettivamente così.
Infatti, negli ultimi dodici anni la quota salvezza in Serie A non ha mai superato i 40 punti, confermando un trend che rende i 36-38 punti una soglia indicativa per evitare la retrocessione. L’ultima volta in cui una squadra è rimasta nella massima serie con più di 40 punti risale alla stagione 2011-12, quando il Lecce retrocesse con 36 punti, mentre il Palermo si salvò con 43.

Dall’analisi delle stagioni più recenti emerge che il margine tra le squadre salve e quelle retrocesse si è spesso ridotto. Nel campionato 2022-23, ad esempio, il Verona ha mantenuto la categoria con soli 31 punti grazie a uno spareggio, mentre nella stagione 2019-20 il Genoa si salvò con 39 punti, appena uno in più rispetto al Lecce.
L’andamento mostra anche come il livello della lotta salvezza sia variato a seconda delle stagioni: nel 2014-15 l’Udinese mantenne la categoria con 41 punti, mentre nel 2017-18 il Cagliari riuscì a salvarsi con appena 39.

Sono lontani dunque i tempi in cui servivano 40 punti per salvarsi, e la stagione corrente sembra confermare ancora una volta questo trend. Se molti lo considerano come un dato che certifica la minore qualità del campionato italiano, allo stesso tempo una quota salvezza più bassa rende però il campionato sempre più aperto fino all’ultima giornata, dando a molte squadre la speranza di centrare l’obiettivo salvezza.

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