
PL - Scozzarella: "Il Parma non è in una situazione disperata. Oggi però il pareggio non serve a nessuno"
Questo pomeriggio il Parma si gioca una fetta di salvezza. La squadra di Chivu va ospite del fanalino di coda Monza, in una sfida da non sbagliare. Matteo Scozzarella, protagonista del centrocampo gialloblù per ben cinque anni e, nel 2021, ceduto al Monza, ha parlato a poche ora dalla sfida ai microfoni di ParmaLive.com. Di seguito le sue parole:
Visti i 14 punti raccolti fino ad ora dal Monza e le sole 10 partite dalla fine del campionato, in caso di sconfitta contro il Parma si può ritenere la squadra di Nesta sia fuori dai giochi?
“I punti sono pochi e le partite anche, quindi, in caso di sconfitta del Monza, per loro sarebbe veramente complicato. È ovvio che giocare contro il Parma che, in questo momento, seppur non vicino, è nella stessa zona di classifica, complica le cose, le rende più dure di quanto già siano”.
Tra Pellegrino e Bonny del Parma, chi potrebbe essere l’arma giusta da utilizzare per affrontare il Monza?
“Hanno caratteristiche diverse. Il Monza sta dimostrando più di qualche difficoltà, quindi, guardando le caratteristiche della squadra di Nesta, non credo ci sia uno più indicato fra i due. Penso che tutti e due possano dare qualcosa in una partita del genere. È chiaro che, al di là della doppietta di Pellegrino dell’ultima giornata, Bonny penso che garantisca qualcosa di più all'interno del gruppo, anche per l’importanza che ha nella squadra”.
Dopo le prime tre partite di Chivu alla guida dei gialloblu, cosa ne pensa delle prestazioni del Parma? Chivu potrebbe riuscire a portare i crociati alla salvezza?
“Innanzitutto me lo auguro. Ho visto le partite, in maniera intelligente non ha cambiato molto sotto l’aspetto degli interpreti, ma ha cambiato le caratteristiche della squadra, che, per il momento che stava vivendo e il tipo di campionato che deve fare, rispecchiano un po’ di più l’animo che deve avere il Parma per potersi salvare. Quindi, un impatto più che positivo, anche perché nelle ultime tre settimane ha fatto punti che prima mancavano. È partito più che bene, mi auguro per il Parma che continui così”.
Al Parma attende un mese di aprile molto intenso, dato che dovrà vedersela con Inter, Fiorentina, Juventus e Lazio: alla luce di questo calendario, quanto conta fare ora punti a Monza e a Verona?
“Conta tanto, perché le altre squadre, quelle in alta classifica, in questo periodo qua viaggiano, dato che è un periodo delicato, che definisce le ambizioni un po’ di tutti, da chi si deve salvare a chi vuole fare qualcosina di più. È ovvio che avere a breve termine Monza e Verona e riuscire a racimolare punti importanti ti dà la possibilità di giocare le altre partite con uno stato d’animo un po’ differente. Perciò direi, punti fondamentali no, perché non vedo il Parma in una situazione disperata, anche se meno serena di quanto magari si immaginavano, ma è chiaro che restino punti importanti”.
Come vede la sfida di oggi? C'è una squadra favorita?
“Un pareggio sarebbe un po’ inutile per entrambe. La classifica delle indicazioni le dà: il Parma in questo momento ha qualcosina in più. Il fatto di giocare fuori casa potrebbe aiutare il Parma, perché, per assurdo, fuori casa riesce a sfruttare le sue caratteristiche meglio. È chiaro che il Monza in casa deve dare il tutto per tutto, altrimenti sarebbe la dimostrazione che da qui a fine campionato farà fatica. Mentre, se dovesse vincere il Parma, sarebbe un bene per i gialloblu aver portato a casa punti da Monza che per la salvezza servono”.
Quali sono i ricordi più belli che conserva delle sue esperienze con le maglie del Parma e del Monza?
“Con la maglia del Parma ne ho tantissimi, perché cinque anni sono tanti e sono stati pieni di soddisfazioni. Veramente faccio fatica a trovarne uno, dalle promozioni alla primissima salvezza. Ho veramente un milione di ricordi fantastici di Parma. A Monza gli anni son stati di meno, anche se intensi alla stessa maniera. Anche lì la promozione è stata qualcosa di unico, anche se l’anno successivo non me lo sono goduto quasi per niente, perché purtroppo mi ero rotto il ginocchio e questa cosa mi ha condizionato parecchio. In maniera diversa ho vissuto ricordi belli da entrambe le parti. A Parma, ovviamente, per quello che è stato fatto e per gli anni che ho passato, ne ho di più”.
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