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tmw / parma / Interviste
Scala: "A Parma vissuta una favola. Le due vittorie in finale sulla Juventus un appuntamento con la storia"
giovedì 2 gennaio 2025, 15:17Interviste
di Alessandro Tedeschi
per Parmalive.com

Scala: "A Parma vissuta una favola. Le due vittorie in finale sulla Juventus un appuntamento con la storia"

Nevio Scala, ai microfoni de La Nuova Venezia, ha così parlato dei suoi inizi a Parma: "Con la famiglia Tanzi furono sette anni bellissimi, in cui abbiamo trasformato tantissimi sogni in realtà. La promozione in Serie A, conquistata al primo colpo, ci permise di compiere il primo vero passo di quella che possiamo benissimo definire una vera e propria favola".  

Al primo anno in A, la Coppa UEFA: "Fu un risultato che maturò grazie a una programmazione mirata. Staff, calciatori e società si divisero i meriti per aver centrato un traguardo che a inizio stagione rappresentava una vera e propria utopia".  

Che soddisfazione fu riuscire a battere la Juventus per la conquista di due trofei totalmente diversi per prestigio e importanza?
"Per una piccola piazza, come quella di Parma, rappresentò un vero e proprio appuntamento con la storia. La vittoria della Coppa Italia fu il primo trofeo della società. La conquista della Coppa Uefa rappresentò una specie di riscatto per aver perso, durante quella stagione, tutti i confronti diretti con i bianconeri".  

Vittoria della Coppa delle Coppe nella finale vinta contro l’Anversa: come preparò quella sfida non solo a livello tattico, ma anche motivazionale?
"Ricordo che non fu assolutamente semplice, perché dovetti fronteggiare delle situazioni extra durante la preparazione di quella partita. La coppa alzata da Minotti a Wembley rappresentò l’immagine simbolo di quella serata".  

E qualche mese dopo arrivò anche il trionfo della Supercoppa Europea contro il Milan di Capello:
"Preparai quella doppia finale infondendo la giusta fiducia alla squadra. La voglia di crederci e di non mollare mai ci permise di mettere in bacheca un altro trofeo europeo importante".  

È riuscito a vincere a Wembley, a ripetersi due volte a San Siro: che sensazione è stata imporsi al centro dell’attenzione del calcio europeo? 
"Per me fu sicuramente un momento importante della mia carriera d’allenatore, tanto da ricevere anche l’interessamento del Real Madrid. Per il legame che si era creato con i miei ragazzi e la città di Parma, decisi di rifiutare. Potevo probabilmente vincere di più, è vero, però rimango comunque soddisfatto di quel che ho ottenuto".