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#Rewind 2024 - Ottobre: il mese dei pareggi per i crociati. Pecchia rinnova fino al 2027TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 1 gennaio 2025, 20:09News
di Alice Giampieretti
per Parmalive.com

#Rewind 2024 - Ottobre: il mese dei pareggi per i crociati. Pecchia rinnova fino al 2027

Benvenuto 2025! Nell'augurio che il nuovo anno possa portare grandi soddisfazione al popolo gialloblu, come ormai da tradizione, ParmaLive.com vi propone un piccolo recap mese per mese dell’annata appena conclusa. Il 2024 è stato un anno di gioia per i tifosi gialloblù, che finalmente sono tornati a festeggiare per le vie della città una promozione attesa da tre stagioni. Il Parma è riuscito a tornare nella categoria di sua competenza, la Serie A, ma dopo una prima metà tra alti e bassi, ora è chiamato a lottare con le unghie e con i denti per ottenere la salvezza nel 2025. Rivivremo quindi le emozioni dell’anno appena terminato, a partire dalla grande cavalcata della Serie B, passando per i festeggiamenti per la promozione fino alle prime emozioni della Serie A attualmente in corso. Ripercorriamo insieme l'anno passato, con la nostra rubrica #Rewind 2024.

Il mese di ottobre, iniziato con l’intervento di ricostruzione del crociato anteriore sinistro di Circati, ha visto Kyle Krause prendere il controllo delle quote societarie appartenenti a Nuovo Inizio. Per i gialloblù si tratta di un’importante svolta, con il passaggio della quasi interezza (99%) delle quote societarie al gruppo diretto dall'attuale presidente americano (per un totale di poco più di 29 milioni di euro per acquistare il Parma). A portare novità all’interno dei vertici della società arriva anche il rinnovo di Fabio Pecchia. L’allenatore gialloblù, originario del Lazio, ha firmato il contratto che lo legherà ai colori crociati fino a giugno 2027. Si consolida così il legame del tecnico con il Parma per proseguire un progetto iniziato ormai da tre stagioni. Guardando al terzo mese della stagione calcistica, ottobre è stato caratterizzato dai pareggi in campionato e dalla pausa nazionali, durante la quale Botond Balogh, Anas Haj Mohamed, Mandela Keita, Giovanni Leoni (U19), Dennis Man, Valentin Mihaila, Yordan Osorio e Zion Suzuki hanno lasciato il territorio ducale per raggiungere i rispettivi paesi d’appartenenza.

BOLOGNA-PARMA, CROCIATI IN 10 PER 45 MINUTI NEL DERBY EMILIANO, MA LA DIFESA ALZA IL MURO
Il derby emiliano chiama a raccolta più di 2000 parmigiani. È esodo verso la città felsinea in un Dall’Ara dalle grandi occasioni. Fin dai primi minuti la partita si gioca su ritmi altissimi, grande intensità sul campo e rapidi cambi di fronte. Durante la prima frazione di gioco entrambi le fazioni creano buone occasioni, dando vita a 45 minuti combattuti ed equilibrati, entrando negli spogliatoi con un risultato ancora tutto da definire. Alla ripresa arriva l’episodio che rovina i piani di Pecchia: Coulibaly entra in ritardo, colpendo in pieno la caviglia di Ndoye. L’arbitro estrae il giallo ma interviene il VAR, che ritiene la gravità dell’intervallo sufficiente per richiamare al monitor Di Bello che, una volta revisionata la dinamica, decide di estrarre il rosso, lasciando il Parma in 10 e 40 minuti tutti da giocare. Da qui in poi il Bologna inizia a premere sull’acceleratore, schiacciando il Parma nella propria metà campo, ma il reparto arretrato crociato compie un buonissimo lavoro. Ogni componente della difesa non commette errori che possano compromettere il risultato e la difesa resiste fermamente anche all’assalto finale dei rossoblù. Il Parma soffre e combatte e, nonostante sia la prima partita della stagione in cui i ducali non riescono a finalizzare, resiste e strappa un punto al Dall’Ara.

COMO-PARMA, BONNY INARRESTABILE, MA IL TACCO NON BASTA AD AFFONDARE I LARIANI
Il Parma si presenta sulle sponde del lago lasciando i due rumeni, Man e Mihaila in panchina, ancora provati dagli impegni in nazionale. Fin dai primi minuti di gioco, il match non delude le aspettative: capovolgimenti rapidi di fronte e duelli senza esclusione di colpi. Al 20esimo minuto i crociati si sbloccano su di un’azione in contropiede che vede Hernani servire Bonny che si inventa un gol di tacco alla Crespo sull’angolino opposto, imprendibile per Audero. Verso la fine del primo tempo il Parma prova a colpire ancora con Bernabé che conclude ad effetto, ma stampa la palla sulla traversa. Dall’occasione per il doppio-vantaggio ne traggono frutto i lariani con Fadera che imbuca per Nico Paz che in area controlla e incrocia, battendo un incolpevole Suzuki. Allo scoccare dei 45 minuti si ristabilisce l’equilibrio, perciò la ripresa si riapre con ritmi altissimi. Nonostante entrambe le formazioni continuino a creare occasioni interessanti, la stanchezza inizia a farsi sentire. Nel finale entrambe le squadre si affacciano in avanti, ma nessuna delle due ha più le risorse per vincerla: al Sinigaglia si conta un punto a testa.

PARMA-EMPOLI, LA TRAVERSA DI BONNY RENDE IL PAREGGIO AMARO
Al Tardini va in scena la sfida tra le rose con l’età media più bassa del campionato: 23 anni e 299 giorni per il Parma e 24 anni e 110 giorni per l’Empoli. L’avvio di gara è tutt’altro che esaltante: entrambe le squadre studiano l’avversario, senza esporsi troppo. Il primo brivido arriva da un errore di Suzuki, del quale Pezzella non riesce ad approfittare. La gara si schioda dallo 0-0 al 35’: saltano le marcature e la difesa del Parma si fa trovare sguarnita sulla sinistra. I ragazzi di D’Aversa non lasciano scampo con Gyasi che crossa rasoterra in area, Fazzini tocca e Coulibaly in spaccata devia in porta. Il Parma tenta una timida reazione, ma mancano lucidità e brillantezza. La difesa dell’Empoli non appare mai in affanno, contro un Parma senza idee, che rientra in spogliatoio tra i fischi di un Tardini deluso. Nel secondo tempo il Parma non perde orgoglio e coraggio e, finalmente, all’80’, dopo tanta fatica, arriva il pareggio: Balogh recupera palla e fa partire il contropiede, la palla viene smistata a sinistra per Valeri che mette un cross rasoterra all’indietro. Charpentier controlla e in girata conclude di potenza, facendo esplodere la Nord. Le emozioni non son finite e quando Almqvist viene atterrato in area da Vasquez, tocca a Bonny dal dischetto. Il francese spiazza il portiere ospite ma colpisce la traversa in un’ennesima occasione d’oro sprecata. Si entra nel recupero, il Parma ci prova ma ormai è troppo tardi e la gara si conclude ancora una volta con il rammarico.

JUVENTUS-PARMA, I CROCIATI FAN TREMARE L’ALLIANZ FACENDO UNA BUONA IMPRESSIONE A TORINO
Il Parma si presenta allo Stadium con una grande novità in mediana: Mandela Keita ad affiancare Bernabé. L’avvio di gara è tutto a trazione gialloblù e manda in estasi i quasi mille nel settore ospiti. Proprio loro vanno in visibilio al pallone spettacolare di Bernabé che pesca l’ottima sponda di Balogh. L’ungherese di testa appoggia per Delprato che al volo colpisce ed infila sotto l’incrocio dei pali. La Juventus accusa il colpo e il Parma, approfittando del morale, continua a premere, ma, poco dopo la mezz’ora, ci pensa McKennie di testa a ristabilire gli equilibri. Al 38’ però arriva meritatamente il nuovo vantaggio ospite: Mihaila prolunga di testa per Man che brucia Danilo, si defila sulla destra e mette un pallone a rimorchio su cui arriva Sohm che di prima calcia sul primo palo e fa 2-1. I gialloblù riescono a gestire il vantaggio fino all’intervallo, ma, al nuovo ingresso in campo, i bianconeri sanno punire, con Coincecao, che crossa basso per Weah che insacca al volo. Il Parma fa poi fatica ma non molla e continua a lottare. All’ultimo minuto è Delprato a regalare un punto al Parma: Suzuki la combina ancora grossa e perde il pallone in uscita, Yildiz a botta sicura calcia in porta ma in scivolata il capitano, oggi migliore in campo, salva sulla linea.