Cuoghi: "Il legame con i compagni era inspiegabile, Wembley sarà un ricordo indelebile"
Intervenuto nel podcast di TuttoMercatoWeb "Storie di Calcio", Stefano Cuoghi è intervenuto per parlare della corsa in Coppa delle Coppe nella stagione 92/93, una splendida cavalcata terminata con il trionfo a Wembley, con un netto 3-1 contro l'Anversa. Questi i ricordi dell'ex centrocampista: "Il ricordo della vittoria in Coppa delle Coppe è sempre vivo nei miei pensieri, è stata un’annata trionfale in tutti i sensi, non solo in coppa ma anche in campionato. Ho avuto la fortuna di segnare in uno stadio mitico, sarà sempre un ricordo indelebile, e non solo per me, ma penso anche per gli altri giocatori e i tifosi. Credo che quello sia stato l’apice di un qualcosa di impensabile e inarrivabile, ma che è successo con tanti giocatori che erano stati chiamati normali, ma normali non erano perché eravamo veramente forti. Anche la società ha cambiato idea dall’anno successivo, con acquisti totalmente diversi. Ho avuto la fortuna di partecipare e giocare, e vivere in un ambiente con compagni straordinari, che mi hanno permesso di raggiungere un apice che all’inizio della mia carriera pensavo inarrivabile.
Il mio ricordo è quello, e devo ringraziare tutti quelli che mi hanno dato questa possibilità a partire dalla società, lo staff e i compagni. Con loro c’è stato un legame che non si può spiegare, ma si può capire solo vivendolo. Siamo partiti senza grandissime ambizioni, ma ogni anno abbiamo raggiunto un traguardo incredibile, poi dopo io ho smesso perché pensavo che più di quello non potevo raggiungere. Ho chiuso al meglio, e nelle ultime due partite ho segnato due gol, cosa che per me era insolita. Sono arrivati in finale di Coppa delle Coppe e nell’ultima contro l’Inter, dall’alto mi avranno voluto aiutare per la mia dedizione al lavoro durante tutta la mia carriera".