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Beretta su Como-Parma: “Il Parma meglio nei novanta minuti. Bernabè un valore aggiunto”TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 09:48Ultim'ora
di Edoardo Mammoli
per Parmalive.com

Beretta su Como-Parma: “Il Parma meglio nei novanta minuti. Bernabè un valore aggiunto”

Mario Beretta, ex allenatore di Parma e Como, ha parlato ai microfoni di 12TvParma durante la trasmissione Bar Sport riguardo l’ultimo match di campionato tra Como e Parma. Di seguito le sue parole:

Che squadre sono Como e Parma? Che campionato stanno facendo a suo giudizio? Sono anche due squadre simili per mentalità. Che partita ha visto?
“Sì, tra l’altro sono anche andato sabato a Como a vedere la partita. Ogni tanto è piacevole andare allo stadio. Ho visto una bella partita. Francamente, se devo essere sincero, mi è piaciuto di più il Parma nell’arco dei novanta minuti, a parte i primi 20 minuti, dove ha avuto il predominio il Como. Ma nel computo dei novanta minuti mi è piaciuto un pochino di più il Parma, anche se sono due squadre che hanno un’identità ben precisa. Anche il Como è una squadra che gioca a calcio, tutti i giocatori sanno cosa fare e hanno un’identità dettata dall’allenatore, come peraltro il Parma. Quindi è stata una partita sicuramente interessante, anche per delle individualità importanti, sono due squadre che hanno dei giovani interessanti”.

Cosa le piace di più di questo Parma? E, invece, dove secondo lei deve migliorare?
“Sicuramente l’identità è importante. Pecchia è al terzo anno qui a Parma. Ha sfiorato la finale play-off al primo anno. Lo scorso anno ha vinto il campionato. Quest’anno è partito comunque bene. Quindi è riuscito a dare una sua identità alla squadra: è una squadra che ha mantenuto un’intelaiatura di parecchi giocatori. Probabilmente qualcuno di loro deve ancora conoscere appieno la categoria: perché ovviamente, essendo categorie differenti, c’è differenza anche nelle squadre che vai ad affrontare. Dunque, in certi momenti, alcune leggerezze possono essere pagate a caro prezzo: mi viene in mente anche il gol di domenica, che è stato preso su una ripartenza che probabilmente andava letta in modo migliore, ma questo fa parte anche dello studio e della conoscenza che si deve fare della categoria”.

Lei ha lavorato tanto anche con i giovani. Il Parma punta tanto sui giovani. In Italia però non è facile
“No, non è facile. Fa pensiero che ci siano squadre che ci puntano. Ovviamente se sono italiani è meglio, non per un discorso politico ma di nazionale. Ci sono squadre, come appunto il Parma, che per filosofia puntano sui giovani, senza trascurare il fatto di avere profili d’esperienza come guida generale della squadra”.

Un ultima domanda: la sfida Nico Paz-Bernabè è un pareggio? Possiamo dire così?
"Sì. Bernabè ha giocato in una posizione un po’ diversa da quella in cui ha giocato Nico Paz. Sono sicuramente due talenti. Nico Paz ha fatto un bel gol, non ha fatto grandissime giocate, si è un po’ defilato dal gioco, ma ci sta, stiamo prendendo in considerazione solo una partita. Bernabè è un giocatore che mi piace molto. Secondo me può ricoprire più ruoli nel centrocampo e, per come è il calcio attuale, saper fare più cose, saper giocare più ruoli all’interno di un reparto è sicuramente un valore aggiunto”.

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