
Conte e staff a cena a Piazza Dante: "Fioretto per lo Scudetto. Divorata la genovese..."
Giornata speciale venerdì per Antonio Conte ed il suo staff. Dopo aver visitato il Tesoro di San Gennaro, ha scelto di immergersi nei sapori autentici della città con una cena al ristorante "Al 53", nel cuore pulsante di Piazza Dante. Un momento di convivialità e tradizione, tra aneddoti, buon cibo e qualche curiosità che il tecnico azzurro ha condiviso con il suo staff e con la moglie.
Abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere le parole di Angelo Martino, proprietario del locale, che ha raccontato con entusiasmo a Tuttonapoli.net la visita di Conte e dei suoi collaboratori: "Appena arrivato, Conte è apparso immediatamente a suo agio. Si è immerso subito nell’atmosfera del locale e della città, con grande serenità. Inizialmente dicevano di voler mangiare poco, ma alla fine hanno gustato praticamente tutto il menù!" racconta col sorriso Angelo Martino. "La tavolata era al completo: ben 14 membri dello staff, tra cui anche massaggiatori e personal trainer".
Un dettaglio curioso riguarda il fioretto fatto da Antonio Conte: "Ha confessato di aver rinunciato al vino come promessa per vincere lo Scudetto. Una determinazione incredibile, anche questo è segno della sua mentalità vincente". Tra i piatti più apprezzati della serata, i carciofi, che hanno conquistato tutti al punto da andar via con una piccola scorta. Ma il vero siparietto lo ha regalato Lele Oriali, che ha avuto un ruolo chiave in un curioso episodio gastronomico: "Ha praticamente obbligato Conte a mangiare la genovese. All’inizio il mister era scettico, sembrava quasi ostile al piatto, ma poi ne è rimasto entusiasta. L’ha divorata".
Un altro dettaglio che non è sfuggito è il rapporto tra gli stessi Conte e Oriali. "Si vede che c’è una gerarchia forte e una stima reciproca enorme. Conte ha atteso che fosse Lele a scegliere il posto a tavola, poi si è seduto accanto a lui. Un segnale chiaro: Oriali è un punto di riferimento fondamentale per il tecnico azzurro", conclude Martino. Una serata all’insegna del calcio e della tradizione partenopea, con un Conte sempre più immerso nell’anima della città. Tra superstizioni, piatti tipici e gesti simbolici, Napoli e il suo allenatore sembrano parlare la stessa lingua.







