
Conte, arma segreta per il rush finale: perché Okafor ora può fare la differenza
Venezia-Napoli, sullo 0-0 al minuto 92, Noah Okafor disegna un cross teso perfetto sul piede di Simeone che da pochi metri spreca malamente. Napoli-Inter, sull'1-1 al minuto 94, Okafor contro Frattesi e Pavard, dribbla il primo e sterza per evitare il secondo, dal suo cross di mancino nasce poi la grande occasione per Ngonge.
Sono stati due ottimi ingressi dalla panchina di Noah Okafor, che peraltro avrebbero potuto culminare in un finale più lieto. L'attacante svizzero sta registrando dati offensivi alquanto sorprendenti: è primo in Serie A per dribbling riusciti ogni 90 minuti, per tocchi in area di rigore e per conduzioni palla al piede negli ultimi 16 metri. Si tratta ovviamente di numeri drogati dal minutaggio piuttosto basso - appena 469 minuti in campo - e per questo considerando le statistiche in media risulta tra i migliori. Allo stesso tempo, questi dati confermano il buon impatto che sta avendo quando subentra e ci danno uno scorcio di quelle che possono essere le sue vere qualità.
Seppur finito nel dimenticatoio fino alla metà di questa stagione, va ricordato che nella 2023/24 Noah Okafor ha segnato sei gol in in 869 minuti (uno ogni 144', la settima miglior media del torneo). Di queste sei, ben cinque reti sono arrivate entrando dalla panchina - detiene il primato dello scorso campionato - e tutte dall'81esimo minuto in poi dei rispettivi match, a rimarcare la sua abilità di dare una scossa nei momenti cruciali delle gare. Insomma, Okafor risponde alla perfezione alla definizione di "super sub", con cui in Inghilterra etichettano quei calciatori non titolari ma che hanno una capacità speciale di influenzare positivamente la partita entrando nel secondo tempo.
Per questi motivi, l'ex Milan può diventare una risorsa importante nelle mani di Antonio Conte per il rush finale di campionato. Il Napoli appunto fatica a segnare con continuità e ancor di più a trovare gol dalla panchina, gli azzurri arrancano quando bisogna scardinare una difesa rintanata nella propria trequarti difensiva e la gara di Venezia ne è un manifesto. Ed ecco che perso Kvaratskhelia, il migliore della squadra e tra i più bravi in Italia con queste caratteristiche, e con un David Neres spesso fermato da problemi fisici, il super sub svizzero potrebbe fare la differenza (anche lui al netto della condizione atletica). Attenzione a Noah Okafor per questo finale di stagione.







