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tmw / napoli / Le Interviste
Di Fusco: "Mani Dumfries era rigore, un aspetto non è stato considerato. E Inzaghi andava espulso..."TUTTO mercato WEB
ieri alle 20:50Le Interviste
di Davide Baratto
per Tuttonapoli.net

Di Fusco: "Mani Dumfries era rigore, un aspetto non è stato considerato. E Inzaghi andava espulso..."

A “1 Football Night”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Di Fusco, allenatore, già portiere del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Dopo la prestazione contro l’Inter, nonostante il pareggio, si può comunque sorridere?
Si può sorridere soprattutto perché c'è stata un'inversione di tendenza. Nelle ultime quattro partite, al di là del punto conquistato, il Napoli è sempre stato rimontato. Stavolta, invece, ha giocato un grande secondo tempo ed è riuscito a rimontare contro la prima in classifica. Credo che questo possa essere il segnale che la squadra stia superando il momento critico. Sappiamo bene che gennaio e febbraio sono mesi critici per molte squadre. Però, a gennaio il Napoli ha fatto benissimo e questo ha fatto sembrare ancor peggiore febbraio. Per superare questi momenti servono tanti elementi e bisogna attingere anche dalla panchina. Proprio oggi abbiamo analizzato il contributo dei cosiddetti panchinari. Gilmour, ad esempio, aveva giocato solo 21 minuti nelle ultime 14 partite, spesso entrando per pochi istanti. Eppure, contro l’Inter è stato probabilmente il migliore in campo. Billing è entrato e ha segnato il gol del pareggio. Questa panchina, che spesso viene criticata, può essere un'arma in più, ma bisogna dire una cosa: i giocatori che stanno venendo fuori ora hanno dovuto ritrovare la condizione fisica. Ci sono stati infortuni, e alcuni non erano ancora pronti. Gilmour meritava spazio, ma quando hai un centrocampo solido con Lobotka, Anguissa e McTominay, diventa difficile sostituirli se i ricambi non sono al massimo della condizione. Se Conte non li ha utilizzati prima, probabilmente è perché non li riteneva ancora pronti. La squadra è corta, anche perché continuano a esserci problemi fisici. Il soleo, ad esempio, è un muscolo che spesso si infiamma per logoramento, non è una questione di preparazione atletica, ma di sovraccarico. Il soleo soffre soprattutto nei giocatori che macinano tanti chilometri, come i runner, gli esterni. Con Conte, si lavora sempre al massimo, e questo incide".

Questo significa che il Napoli sta pagando il metodo di allenamento di Conte?
"In parte sì. Conte chiede sempre il massimo, e quando si spinge continuamente, servono ricambi al momento giusto. Lui stesso ha detto che, guardando la panchina, si rende conto delle difficoltà. Però ha anche dichiarato che si fida dei suoi uomini e andrebbe in guerra con loro".

Mister Conte sostiene che contro l'Inter Lukaku abbia disputato la sua migliore partita da quando è al Napoli. È d'accordo?
"Se non è stata la migliore, è sicuramente una delle migliori. Lukaku si esprime al meglio contro squadre che gli concedono spazio per attaccare la profondità. Quest'anno, invece, sta facendo un grande lavoro di sostegno. Nonostante ciò, ha già segnato nove gol e fornito sei o sette assist. Sta giocando quasi da solo in attacco, favorisce gli inserimenti degli esterni e si fa trovare pronto. Certo, contro squadre molto chiuse diventa più difficile, ma il suo contributo è evidente".

Crede che stia soffrendo il fatto di giocare senza un partner d’attacco, dato che ha sempre reso meglio in un 3-5-2?
"Sì, è possibile. Con una seconda punta al suo fianco, come con Raspadori nelle ultime gare, ha più libertà di movimento e può attaccare la profondità con più facilità. Il modulo 4-3-3 richiede un lavoro diverso, e questo può incidere sul suo rendimento".

Parliamo della questione arbitrale. Il tocco di mano di Dumfries in area può non essere considerato rigore?
"Ho discusso di questo episodio con alcuni amici e addetti ai lavori. Si parla tanto della 'figura naturale' del corpo, ma bisogna considerare che quando un giocatore è in torsione, la sua figura si riduce. Se ha le spalle larghe 40 cm, in rotazione può ridursi a 20 cm. Questo aspetto non è stato considerato, ma è fondamentale nell'analisi dell'episodio. Quindi non sono d’accordo con la decisione. Inoltre, c’è stata anche la questione del comportamento di Inzaghi a bordo campo. È stato richiamato più volte e alla fine ammonito per essere entrato in campo a fare una sorta di intervallo. Sinceramente credo che avrebbe dovuto essere punito con maggiore severità. È stato richiamato innumerevoli volte, e alla fine si è ritrovato in campo con tutta la squadra. Non so il regolamento nel dettaglio, ma credo che il suo atteggiamento andasse sanzionato in modo più deciso, con un cartellino rosso per comportamento antisportivo".

La barriera schierata da Meret sul gol di Dimarco, poteva essere messa meglio?
"Lasciamo stare, bisogna dare merito agli avversari. Dimarco ha calciato in modo perfetto. Inoltre, bisognava considerare che c’erano sia Dimarco con il sinistro che Çalhanoğlu con il destro. Quindi c’era la doppia possibilità di tiro. In queste situazioni, il portiere deve valutare rapidamente. Certo, si può sempre discutere, ma alla fine è stata una punizione perfetta".

Quindi, nel complesso, è soddisfatto della stagione di Meret?
Sì, sta facendo un buon campionato. Ma per diventare un grande portiere deve fare il salto di qualità. Ha avuto quattro, cinque, sei occasioni per fare la parata decisiva che cambia una stagione, e non le ha sfruttate. È tecnicamente molto bravo, gestisce bene i palloni difficili e ha migliorato il gioco con i piedi. Però, non è ancora riuscito a fare il salto di qualità definitivo per diventare un grandissimo portiere, ma va detto che spesso si cerca il pelo nell’uovo con lui, si evidenzia ogni errore con i piedi invece di sottolineare le sue parate. Per me Meret è un ottimo portiere, ma non ancora un grande portiere”.