Alvino: “Obiettivo Champions, ma chi crede di vincere lo scudetto in carrozza dovrà fare i conti col Napoli”
Nel corso di 'Club Napoli All News' su Teleclubitalia, il giornalista Carlo Alvino ha commentato la vittoria del Napoli a Firenze: "E’ stata una prova di forza straordinaria da parte del Napoli. Era una partita difficile, che si era ancora di più complicata con le assenze di Kvaratkshelia e di Politano.
Il Napoli l'ha vinta dimostrando la compattezza di un gruppo straordinario, perché anche la scelta di Spinazzola dai più contestata o quantomeno vista con sospetto si è rivelata invece una scelta vincente. Antonio Conte conosce meglio di chiunque altro il valore di questi ragazzi, perché li allena tutti i giorni, perché ne conosce vita, morte e miracoli. Sa su chi può contare, sa il loro grado di preparazione. Aggiungo la prova di Neres, che non solo è diventato un abile goleador, ma un giocatore di grande sacrificio, cosa che prima non faceva. Oggi Neres te lo ritrovi a fare quello che fa Politano, rincorre il difensore avversario. E’ pienamente dentro con la testa in quello che deve essere il sacrificio che vuole Antonio Conte per dare equilibrio a questa squadra. La prova di Lukaku è sotto gli occhi di tutti, si mette lì davanti e fa salire la squadra, dispensa palloni a destra e a sinistra. Neres poteva fare doppietta su quell'assist quando è stato imbeccato da Lukaku nel secondo tempo. Poi si era tanto detto: ‘Mamma mia l'infortunio di Buongiorno! E come si fa? Io credo che Rrahmani e Juan Jesus stiano dimostrando che non è un uomo a fare la differenza, ma è un reparto. Oggi il reparto arretrato del Napoli è una garanzia. 11clean sheet, se teniamo conto che sei gol il Napoli li ha subiti in due partite, Verona e Atalanta, gli altri sei li ha subiti in 17 partite, è qualcosa di pazzesco! Finanche il tanto discusso Meret, oggi mette la firma su questa vittoria con una bellissima parata su Mandragora. I segnali sono tutti positivi, il Napoli può solo migliorare, sicuramente migliorerà e crescerà ancora di più. E’ una vittoria in pieno stile Contiano, quindi di grande sostanza.
Che dire, restiamo con i piedi per terra. L'obiettivo ritornare in Champions è un obiettivo che il Napoli sta perseguendo con forza, tenacia e determinazione. Quello è l'obiettivo, non ce ne sono altri. Sono gli altri a dover adesso preoccuparsi un po' di più perché, mi pare di poter dire che il Napoli non molla queste posizioni di alta classifica, non le mollerà se qualcuno pensa di poter vincere lo scudetto in carrozza credo che dovrà incominciare a pensare di fare i conti con il Napoli. Il Napoli è lì per il piacere di restare lì nei primissimi posti, perché lo ha dimostrato che merita. Ci godiamo questa classifica importante e, seppur virtualmente, questo primo posto in solitaria. Poi gli altri comunque devono vincere, Atalanta e Inter devono vincere le loro partite. Io non neanche mi interesso del calendario, so che il Napoli chiude a 44 punti il girone d'andata e se mi avessero detto alla fine dell'anno scorso, dopo le macerie fumanti di quella stagione, che il Napoli chiuderà a 44 punti il prossimo anno io avrei detto: ‘Ragazzi andate!’ Avrei chiamato il 110, 112, 113 e chi più ne ha più metta. Quindi me lo voglio godere questo viaggio, che è lunghissimo, pieno di insidie. Però me lo voglio godere tappa per tappa, me lo godo alla grande. Il Napoli è bello perché poi mette a tacere sul campo. Voglio aggiungere una cosa, voglio ringraziare il Napoli perché vincere 3-0 nello stadio più razzista d'Italia ha un sapore particolare. Solo chi non è mai stato al Franchi non sa cosa si vive in quello stadio: i cori beceri, la violenza verbale, brutto brutto. Fanno cori contro San Gennaro e il Vesuvio, di tutto e di più. Quindi la goduria è massima. Grazie ad Antonio Conte, grazie al Napoli, perché poi quando rispondi sul campo e gli dai tre polpette… ahi voglia San Gennaro… se ne vanno a casa carichi di meraviglia”.