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L'avvocato Matera: "Caso scommesse, distinguiamo piano penale e di giustizia sportiva"TUTTO mercato WEB
ieri alle 12:23Serie A
di Dimitri Conti

L'avvocato Matera: "Caso scommesse, distinguiamo piano penale e di giustizia sportiva"

Tuttosport approfondisce il caso scommesse che ha rimesso al centro della cronaca sportiva i nomi di diversi calciatori di Serie A e non soltanto, con un'intervista a Pierluigi Matera, avvocato cassazionista e professore ordinario di diritto societario alla Luiss e alla Boston University.

Dice l'avvocato Matera: "Distinguiamo due piani, quello del procedimento penale e quello della giustizia sportiva. Nel primo i protagonisti non sono i giocatori quanto i presunti organizzatori e chi riciclava per celare le tracce di scommesse illecite. Il fatto rilevante per i giocatori è aver scommesso su piattaforme illegali. La legge prevede arresto fino a 3 mesi e ammenda fino a 500 euro, con possibilità di oblazione, pagando la metà e quindi 250 euro. Persino chi ha pubblicizzato e coinvolto altri rischia poco di più. Penalmente è una situazione gestibile".


Prosegue quindi l'avvocato Matera nella sua disamina: "Al momento mi pare che i pm non abbiano elevato i calciatori, anche i più esposti, al rango di concorrenti. Per il fatto sportivo invece l'elemento rilevante è che abbiano o meno scommesso su partite di calcio. E lì poco importa se la piattaforma sia illegale o meno, si guarda a prevenire il conflitto d'interessi". E se emergessero scommesse sul calcio? "Chi ha patteggiato è coperto da quello, a meno che non emergano fatti nuovi risalenti a periodi diversi". E per chi non ha patteggiato? "Si presumono scommesse sul calcio e quindi la violazione dell'articolo 24, che prevede minimo 3 anni di squalifica. Se avessero scommesso sulla propria squadra si passa all'articolo 30, all'illecito sportivo. Non meno di 4 anni di squalifica, senza possibilità di patteggiamento, e ammende dai 50mila euro in su. Ma siamo nel campo delle ipotesi".

In generale servono prove certe, anche per la responsabilità di chi sapeva e non ha denunciato, singole persone fisiche o società: "I pagamenti celati possono rappresentare una prova a favore della non conoscibilità. L'eccezione può esserci con qualche messaggio esplicito, ma è improbabile. Lato società se un giocatore scommette sulla propria squadra, invece, si risponde per illecito sportivo. Anche non sapendo, le responsabilità sono oggettive".