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tmw / napoli / Le Interviste
Chiariello: "Attenzione a Bologna, a Pasqua può uscire una sorpresa dall’uovo"
ieri alle 19:30Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Chiariello: "Attenzione a Bologna, a Pasqua può uscire una sorpresa dall’uovo"

Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello: "L’ostacolo dell’Empoli è alle spalle. Da questa partita possiamo trarre delle lezioni per il futuro. Di sicuro io non mi iscrivo al Partito della bellezza poiché il Napoli e la bellezza non sono compatibili. Il 3 a 0 non ci dice che il Napoli abbia giocato bene. Antonio Conte è un pragmatico e un allenatore efficace ma con la bellezza non c’entra nulla, lui mira a vincere attraverso l’organizzazione di squadra. A dir la verità, della bellezza mi interessa zero.

Quello che mi interessa è che il Napoli sia una squadra che soffra nel modo giusto, cioè poco, e che crei tante occasioni da gol, avendo possibilmente una buona percentuale tra palle gol realizzate e palle gol progettate. Il Napoli del primo tempo non è stata una bella squadra. Il gol di McTominay è stato frutto anche della complicità del portiere dell’Empoli Vazquez che ha fatto un tuffo abbastanza goffo. Il Napoli ha sofferto nella prima parte di gara ma nella ripresa è sceso in campo come se le squadre stessero zero a zero come vuole Antonio Conte. Il Napoli nel secondo tempo ha spinto e ha giocato con la mentalità di chi deve vincere le partite senza soffrire. La squadra di Antonio Conte ha creato, ha realizzato e ha continuato a creare tanto da prendere anche un palo. Insomma, il Napoli ha letteralmente devastato l’avversario che si era disimpegnato bene nel primo tempo tanto da farmi pensare che l’Empoli non meriti la posizione in cui si trova in classifica e che paghi molto gli infortuni.

Marianucci è carne tenera e un buon giocatore di prospettiva. Il Napoli lo ha opzionato e lo ha preso anche se c’è il rischio che faccia la fine di Rafa Marin. Il Napoli ha finalmente dimostrato la giusta mentalità nel secondo tempo e il Napoli ha dimostrato che sulle vie centrali riesce a sfondare tramite la rinomata e affermata coppia Lukaku-McTominay.

I dati sono incontrovertibili, quando Lukaku segna, il Napoli vince. Le sorti sono legate a filo doppio con quelle del suo centravanti che da più di un mese è l’uomo più in forma della squadra.

Monza? Se il Napoli scenderà in campo come ieri, cioè contratto e preoccupato, non sarà una passeggiata di salute, l’approccio alla partita di ieri nei primi 20’ non mi è piaciuto. Nei primi venti minuti in cui l’Empoli ha giocato uomo su uomo siamo stati in difficoltà. Se il Napoli prende consapevolezza delle sue capacità, prende campo e comincia ad imbucare le sue mezze ali e ruota intorno al suo centravanti che sta bene, può e deve far gol e deve chiudere la partita.

Se ripenso a tutto il campionato del Napoli ci sono tre partite che fatico a mandare giù. Non parlo dell’asfaltata ricevuta in casa dall’Atalanta o dalle rimonte subite da Lazio e Roma che mi hanno fatto soffrire ma non più di tanto. Tra l’altro, contro i giallorossi c’erano due rigori per il Napoli, il primo ininfluente perché poi il Napoli ha sbloccato il match ma il secondo è stato determinante per le sorti del match. Non mi ha fatto arrabbiare neanche il pareggio con il Bologna dove nel secondo tempo il Napoli ha buttato la palla senza costruire niente, perché il Bologna ha giocato molto bene ed è un’ottima squadra. Le partite che non mi sono piaciute per niente sono state quella contro l’Empoli ad Empoli dove il Napoli non fece neanche un tiro in porta e dove Politano si procurò il rigore decisivo (unico tiro in porta della gara per gli azzurri) che fu poi realizzato da Kvaratskhelia. Quel Napoli era ancora un Napoli in costruzione. Dopo di che, ritengo inaccettabile il secondo tempo di Como e poi soprattutto il secondo tempo di Venezia. Una squadra che lotta per lo scudetto non può giocare un secondo tempo come quello che hanno giocato gli azzurri in laguna, molle e senza carattere.

Ieri giocavamo in casa e abbiamo visto un secondo tempo degno di una squadra che lotta per lo scudetto. La bella pressione, per stare alle parole di Conte, il Napoli ha mostrato di saper reggere e adesso a Monza vuol dar fastidio alla favorita, che è l’Inter. Il Napoli può rimontare i nerazzurri, per recuperare 3 punti in 6 partite basterebbe una sola partita sbagliata da parte della prima in classifica e tutto si rimette in gioco, a patto però che il Napoli non sbagli più niente. A Monza vorrei che il Napoli nel primo tempo facesse valere da subito la sua migliore qualità che è nettamente superiore a quella del Monza e che la metta sul piano fisico, tecnico e mentale e che chiuda subito la partita e non faccia una partita di sofferenza. Il Monza è comunque una squadra dignitosa e ha sottratto due punti all’Inter all’andata quando non sapeva ancora di essere una squadra da retrocessione, e fatto soffrire al ritorno al limite dell’indicibile la Beneamata, pur essendo già virtualmente retrocesso. Il Napoli non può e non deve più giocare in un modo come quello in cui ha giocato nel secondo tempo di Venezia perché ora il jolly che ha in mano Antonio Conte se lo deve giocare: vincere e mettere pressione all’avversario. La palla passa nel campo dell’Inter se il Napoli fa il suo dovere a Monza, ovvero battere l’ultima in classifica che non è neanche in lotta salvezza.

Se il Napoli ieri è sceso in campo con -6 in classifica, sabato sera può finire la partita alle ore 20 circa a pari punti con i nerazzurri e poi ci sarà da divertirsi. A Pasqua può uscire la sorpresa dall’uovo, un uovo bolognese, visto che il Dall’Ara non è affatto terreno di conquista facile neanche per i forti nerazzurri. Lo stadio del Bologna è per i bolognesi un fortino, tanto che hanno perso una sola partita in casa e vinte quasi tutte. Se ai milanisti vengono le mosse convulsive quando nomini la fatal Verona che è stata per ben due volte il terreno in cui hanno perso uno scudetto, Bologna potrebbe diventare fatale per l’Inter, perché sarebbe la seconda volta che diverrebbe l’ostacolo sul quale si infrangono i sogni nerazzurri. Ognuno ha il suo cruccio. Perugia è il nostro cruccio come la Fiorentina.

Bologna potrebbe essere per la seconda volta in pochi anni il luogo in cui l’Inter si impantana. La corsa continua, l’Inter deve affrontare il Bayern in Champions e dovrà affrontare un Milan che si gioca tutta la stagione nel derby e ha qualità ed è uno scandalo che sia al nono posto, si devono dare le frustate per avere una squadra così forte e metterla così male in campo con allenatori e dirigenti che non hanno saputo dare certezze alla squadra. Poi l’Inter si troverà di fronte Claudio Ranieri che vuole lasciare la panchina per sempre con un ricordo di sé importante. È lecito sperare che l’Inter possa inciampare ma il Napoli deve essere quello di ieri, cioè quello mentalizzato. Il vero dato positivo di ieri non è Mc Tominay che stava facendo una tripletta, o Lukaku che ha fatto gol e assist a profusione. Il vero dato importante di ieri è la ritrovata mentalità contiana, quella di stare sul pezzo per tutta la partita imponendo la propria superiorità.

Il Napoli nelle prossime partite sarà superiore all’avversario sulla carta e ha l’obbligo e il dovere di provare a vincerle tutte poiché con la giusta mentalità le può vincere tutte. Non è semplice, ma se la giusta mentalità vista ieri la vedremo anche nelle prossime sei gare, la speranza è che il filotto di sette successi consecutivi si possa ripetere. Allora, è lecito sperare che l’Inter inciampi, altrimenti la corsa diventa inutile perché il Napoli non ne potrà trarre giovamento come seppe fare Pioli che nelle ultime sei giornate si guadagnò giustamente un titolo che non gli spettava per quanto riguardava la forza della squadra che poi portò al successo, insperato per una squadra che era solo la terza più forte del campionato dopo Inter e Napoli".