
Mazzocchi: "Giocare nel Napoli da napoletano è una responsabilità". Poi elogia Conte
Intervistato dai microfoni ufficiali del Napoli, Pasquale Mazzocchi ha toccato tanti temi, tra cui l'idolo d'infanzia: "Da bambino il mio idolo era Cristiano Ronaldo, poi quando mi hanno spostato di ruolo ho preso come riferimento Javier Zanetti. Sarebbe stato bello affrontare CR7, ma è andato via quando io ho esordito in Serie A".
Su Conte.
"Mi piace il suo modo di parlare, come arriva ai giocatori. Non è scontato"
Sulla responsabilità di giocare nel Napoli ed essere napoletano.
"I napoletani che hanno indossato questa maglia sono pochi e questo ti da maggiori responsabilità. E' una cosa molto bella che auguro a ogni napoletano. Non è facile rappresentare questa città che ha una storia importantissima, ma è anche bello"
Sui compagni.
"Ballare? Vado con Ngonge, è il tipo adatto. Serata tranquilla a casa? Scelgo Lobotka. Vacanza? In vacanza vado con Buongiorno, mi trovo bene con lui".
Su un futuro da allenatore.
"Non ho ancora le idee chiare, ma so da dove sono partito. Da dove vengo io ci sono molti giovani che si perdono anche per cose banali come amicizie sbagliate o la famiglia. La mia è stata attenta e i miei fratelli mi hanno sempre aiutato e non mi hanno fatto mai mollare. Se io posto qualcosa, lo faccio anche per mandare messaggi importanti e positivi".
Sul rapporto con la città.
"Io mi sento uno del popolo. Quando mi fermo a firmare autografi c'è una grande sintonia. Chi mi vede mi prende come amico che mi conosce da tantissimo tempo. Mi piace essere così con i tifosi".
Su Conte.
"Mi piace il suo modo di parlare, come arriva ai giocatori. Non è scontato"
Sulla responsabilità di giocare nel Napoli ed essere napoletano.
"I napoletani che hanno indossato questa maglia sono pochi e questo ti da maggiori responsabilità. E' una cosa molto bella che auguro a ogni napoletano. Non è facile rappresentare questa città che ha una storia importantissima, ma è anche bello"
Sui compagni.
"Ballare? Vado con Ngonge, è il tipo adatto. Serata tranquilla a casa? Scelgo Lobotka. Vacanza? In vacanza vado con Buongiorno, mi trovo bene con lui".
Su un futuro da allenatore.
"Non ho ancora le idee chiare, ma so da dove sono partito. Da dove vengo io ci sono molti giovani che si perdono anche per cose banali come amicizie sbagliate o la famiglia. La mia è stata attenta e i miei fratelli mi hanno sempre aiutato e non mi hanno fatto mai mollare. Se io posto qualcosa, lo faccio anche per mandare messaggi importanti e positivi".
Sul rapporto con la città.
"Io mi sento uno del popolo. Quando mi fermo a firmare autografi c'è una grande sintonia. Chi mi vede mi prende come amico che mi conosce da tantissimo tempo. Mi piace essere così con i tifosi".
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