
Brambati: "Roma, io prenderei Allegri. E su Napoli e Conte dico..."
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato dei temi del giorno Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore.
Sartori otterrebbe grandi risultati in una big? Il discorso che si fa per giocatori e allenatori vale anche per un dirigente?
"Ho un buon rapporto con Spalletti e so quanto contava Giuntoli a Napoli. Chi diceva che era un grande dirigente sbagliava prima. Non sono sorpreso dal lavoro nefasto fatto alla Juventus, soprattuto dei casini fatti all'interno dello spogliatoio, al netto poi delle scelte sbagliate sul mercato. Quando sei in un club con meno pressioni è diverso rispetto a un club come la Juve. Giuntoli dice che sono ancora in corsa per un posto in Champions, ma dopo aver speso quelle cifre e lottare solo per il quarto posto allora vale bene tutto. In Italia quanti ds veri ci sono, che sanno fare il loro lavoro? Pochi".
E sul Napoli e il rapporto con Conte dopo quanto accaduto a gennaio?
"Di quei soldi presi per Kvara ne poteva mettere 35 per sostituirlo e di giocatori che avevano nel mirino uno costava 50, un altro 60 mln. Io continuo a sostenere che si è creato un bel danno lì. Ha creato una grossa incazzatura da parte di Conte, ma chi non lo avrebbe fatto avendo un giocatore di quella qualità che va via? Non c'è stata chiarezza, è stato sbagliato a non vendere Osimhen, si è dovuto accontentare del prestito ed è stato un errore. Kvara è stato venduto, ma non puoi presentarti l'ultimo giorno di mercato con Okafor. E' una presa in giro, un top allenatore non lo puoi tradire così. Una ferita profonda? Conte è un professionista, va avanti e continua a stare sul pezzo, ma gli hai levato una freccia importante e lo hai fatto incavolare".
Roma, per la panchina lei chi sceglierebbe?
"Per quello che ha costruito Ranieri, che è qualcosa d'importante con grande semplicità, io prenderei uno che quel solco lo può continuare a tracciare senza spostare niente. Quindi dico Allegri. Con lui qualche trofeo lo alzi".
Sartori otterrebbe grandi risultati in una big? Il discorso che si fa per giocatori e allenatori vale anche per un dirigente?
"Ho un buon rapporto con Spalletti e so quanto contava Giuntoli a Napoli. Chi diceva che era un grande dirigente sbagliava prima. Non sono sorpreso dal lavoro nefasto fatto alla Juventus, soprattuto dei casini fatti all'interno dello spogliatoio, al netto poi delle scelte sbagliate sul mercato. Quando sei in un club con meno pressioni è diverso rispetto a un club come la Juve. Giuntoli dice che sono ancora in corsa per un posto in Champions, ma dopo aver speso quelle cifre e lottare solo per il quarto posto allora vale bene tutto. In Italia quanti ds veri ci sono, che sanno fare il loro lavoro? Pochi".
E sul Napoli e il rapporto con Conte dopo quanto accaduto a gennaio?
"Di quei soldi presi per Kvara ne poteva mettere 35 per sostituirlo e di giocatori che avevano nel mirino uno costava 50, un altro 60 mln. Io continuo a sostenere che si è creato un bel danno lì. Ha creato una grossa incazzatura da parte di Conte, ma chi non lo avrebbe fatto avendo un giocatore di quella qualità che va via? Non c'è stata chiarezza, è stato sbagliato a non vendere Osimhen, si è dovuto accontentare del prestito ed è stato un errore. Kvara è stato venduto, ma non puoi presentarti l'ultimo giorno di mercato con Okafor. E' una presa in giro, un top allenatore non lo puoi tradire così. Una ferita profonda? Conte è un professionista, va avanti e continua a stare sul pezzo, ma gli hai levato una freccia importante e lo hai fatto incavolare".
Roma, per la panchina lei chi sceglierebbe?
"Per quello che ha costruito Ranieri, che è qualcosa d'importante con grande semplicità, io prenderei uno che quel solco lo può continuare a tracciare senza spostare niente. Quindi dico Allegri. Con lui qualche trofeo lo alzi".
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