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Inler: "Con Pafundi 3 ore di intensa riunione. Pulire gli spogliatoi? Questione di rispetto"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:38Serie A
di Simone Lorini

Inler: "Con Pafundi 3 ore di intensa riunione. Pulire gli spogliatoi? Questione di rispetto"

Gökhan Inler, dirigente dell'Udinese, parla ai microfoni di Sky dei tanti giocatori finiti nel mirino delle big italiane grazie al grandissimo campionato disputato dai friulani quest'anno, sotto gli ordini di Runjaic: "Ognuno di loro ha dimostrato di dare il massimo quest'anno, abbiamo subito indirizzato la strada e meritato tutti una grande carriera, però non abbiamo ancora finito, mancano tante partite da giocare e devono dimostrare, però sono contento perché ascoltano e lavorano duro. Pulire gli spogliatoi in trasferta? Era una idea che avevo fin dall'inizio, è importante avere rispetto. Volevo dare un'immagine positiva di noi, ci vuole serietà ed educazione, per me sono sempre state cose fondamentali per la mia carriera. Ti dà qualche percentuale in più anche a livello di team building".

Ci racconti qualche segreto di Runjiac? Cosa ti ha colpito di più?
"Il mister lavora tantissimo, su tanti aspetti, anche sul piano psicologico. Risolve le cose subito, ogni giorno ci si può parlare e lui ti ascolta. Lavora tanto con la squadra, può arrabbiarsi perché vuole anche vincere. Siamo qui per costruire una squadra forte, con tutti i nostri mezzi".

Come trovare nuovi talenti?
"Il calcio è cambiato rispetto a quando giocavo io, si guardano tantissimo i numeri e anche noi lo facciamo. Però non ci fermiamo lì, guardiamo la mentalità, se sono professionisti. Sono filtri che facciamo per non avere problemi in spogliatoio e si è visto quest'anno. I talenti che sono arrivati ci hanno aiutato e abbiamo fatto meglio degli ultimi dieci anni".


Chi vince lo Scudetto? Al rientro dalla sosta c'è l'Inter.
"A Napoli ho vissuto una bellissima esperienza, il campionato è molto bello ma io penso all'Udinese. Fino ad adesso abbiamo fatto bene ma mancano ancora tante partite: l'Inter è veramente forte, ma andiamo là per dare il massimo".

A che punto è la maturazione di Pafundi?
"Simone già quando era a Losanna lo sentivo, era in prestito. Abbiamo fatto una riunione intensa con lui, di 2-3, per spiegare le cose non solo calcistiche ma anche private. Ho provato a spiegargli come si può fare, lui deve lavorare bene e concentrarsi: ora sta dando il massimo, il silenzio, il mister sono sicuro che gli darà una chance, se la merita. A fine stagione, con il campionato finito, ci siederemo e vedremo cosa fare. E' un grandissimo talento, sono sicuro che farà una grande carriera".