
Cugini: “Napoli, l’addio di Kvara ha lasciato qualcosa. Milan gran casino”
tmwradio
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti:
Impallomeni:" Inzaghi allenatore ideale per Marotta."
Ravezzani:"Conte e ADL sono incompatibili ma possono convergere."
Cugini:" La stagione di Inzaghi è di altissimo livello a prescindere dal finale."
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Durante l’appuntamento odierno con Maracanà su TMW Radio è intervenuto il giornalista Mimmo Cugini.
Come cambiano le scelte di Spalletti dopo l’infortunio di Retegui?
“Non so se i nostri centravanti siano all’altezza dei grandi centravanti europei, Kean gioca in Conference League, Retegui non ha fatto bene in Champions e Raspadori è rimasto a guardare. A centrocampo magari abbiamo più qualità, ma davanti ci manca sempre qualcosa. Questa partita arriva in un momento particolare, tutti pensano al club nel mese di marzo ma è pur sempre Italia-Germania e nessuno vorrà fare brutta figura”.
Per Inzaghi deve arrivare il rinnovo fino al 2028 anche senza titoli?
“Lo accosto alla situazione di Thiago Motta, noi purtroppo siamo sempre legatissimi ai risultati. Facciamo finta di non vedere, quello che stava facendo Thiago Motta alla Juventus era evidente a tutti. Sono serviti i ko con PSV ed Empoli poi le due sconfitte clamorose delle ultime due settimane, ma non servivano questi risultati per mettere in discussione il suo lavoro. La stagione di Simone Inzaghi è già di altissimo livello, non può essere messo in discussione. È una delle poche squadre in Europa ancora su tre fronti, qualche settimana fa era data morta da tutti con il Napoli che doveva volare non avendo impegni europei. Invece il Napoli ha perso punti e l’Inter è arrivata alla sosta con una grande vittoria a Bergamo. È vero che l’Inter giocherà il doppio delle partite degli avversari ad aprile, ma questo è un merito. L’Inter farebbe benissimo a confermarlo, potrebbe essere Inzaghi a decidere di cambiare. Magari in Italia non viene apprezzato, vengono esaltati altri allenatori ma a livello di gioco l’Inter sbaglia forse due partite l’anno. Se dovesse arrivare un’offerta che lo stuzzica magari dalla Premier ci può pensare”.
Questa Inter doveva avere qualche punto di vantaggio in più?
“Probabilmente si, qualche partita l’Inter a inizio anno l’ha giocata con troppa supponenza buttando qualche punto per strada. Prestazioni strane come quella di Torino contro la Juve dove ha giocato un ottimo primo tempo prima di rannicchiarsi troppo nella ripresa. Dobbiamo tenere conto di un fatto, il roster di attaccanti se togliamo i titolari ha dato poco. Questo pesa, era già pesata lo scorso anno nell’eliminazione con l’Atletico Madrid dove a San Siro non c’era Thuram. È vero che qualche punto in più poteva averlo, anche se sono molto sorpreso dal crollo del Napoli delle ultime partite. Sicuramente l’infortunio di Neres e l’uscita di Kvaratskhelia hanno inciso, ma il Napoli ha già giocato 12 partite in meno dell’Inter e sono tante”.
Dopo la cessione di Kvaratskhelia il rapporto tra Conte e De Laurentiis si è definitivamente interrotto?
“Sono rimasto sorpreso che dopo l’addio di Kvara siano usciti tutti i nomi richiesti da Conte, mi è sembrata un’operazione per smontare uno per uno tutti gli obiettivi. Sicuramente quell’episodio ha lasciato qualcosa e lo ha fatto anche nell’ambiente napoletano. Sono rimasti male i tifosi che una squadra prima in classifica abbia deciso di non accontentare l’allenatore dopo aver incassato tanto e aver perso il giocatore più forte”.
Vedi un progetto futuro in casa Milan?
“Nel Milan continua a esserci un gran casino, lo stesso casting sui direttori sportivi è imbarazzante per un club di questo livello. Continuiamo sulla stessa linea dall’inizio della scorsa stagione, dimenticando quello che è il livello del Milan. Se alla festa dei 125 anni non inviti Rivera e Maldini allora può succedere di tutto. Il mercato poi porta un’infinità di voci, ci sono tanti grandi club che cambieranno e allenatori che aspettano una chiamata. Il Milan dovrebbe quantomeno sbrigarsi e pianificare presto quella che sarà la prossima stagione, specialmente se vuoi prendere un allenatore che non è impegnato. Devi bloccarlo e avviare subito il progetto tecnico”.
Come cambiano le scelte di Spalletti dopo l’infortunio di Retegui?
“Non so se i nostri centravanti siano all’altezza dei grandi centravanti europei, Kean gioca in Conference League, Retegui non ha fatto bene in Champions e Raspadori è rimasto a guardare. A centrocampo magari abbiamo più qualità, ma davanti ci manca sempre qualcosa. Questa partita arriva in un momento particolare, tutti pensano al club nel mese di marzo ma è pur sempre Italia-Germania e nessuno vorrà fare brutta figura”.
Per Inzaghi deve arrivare il rinnovo fino al 2028 anche senza titoli?
“Lo accosto alla situazione di Thiago Motta, noi purtroppo siamo sempre legatissimi ai risultati. Facciamo finta di non vedere, quello che stava facendo Thiago Motta alla Juventus era evidente a tutti. Sono serviti i ko con PSV ed Empoli poi le due sconfitte clamorose delle ultime due settimane, ma non servivano questi risultati per mettere in discussione il suo lavoro. La stagione di Simone Inzaghi è già di altissimo livello, non può essere messo in discussione. È una delle poche squadre in Europa ancora su tre fronti, qualche settimana fa era data morta da tutti con il Napoli che doveva volare non avendo impegni europei. Invece il Napoli ha perso punti e l’Inter è arrivata alla sosta con una grande vittoria a Bergamo. È vero che l’Inter giocherà il doppio delle partite degli avversari ad aprile, ma questo è un merito. L’Inter farebbe benissimo a confermarlo, potrebbe essere Inzaghi a decidere di cambiare. Magari in Italia non viene apprezzato, vengono esaltati altri allenatori ma a livello di gioco l’Inter sbaglia forse due partite l’anno. Se dovesse arrivare un’offerta che lo stuzzica magari dalla Premier ci può pensare”.
Questa Inter doveva avere qualche punto di vantaggio in più?
“Probabilmente si, qualche partita l’Inter a inizio anno l’ha giocata con troppa supponenza buttando qualche punto per strada. Prestazioni strane come quella di Torino contro la Juve dove ha giocato un ottimo primo tempo prima di rannicchiarsi troppo nella ripresa. Dobbiamo tenere conto di un fatto, il roster di attaccanti se togliamo i titolari ha dato poco. Questo pesa, era già pesata lo scorso anno nell’eliminazione con l’Atletico Madrid dove a San Siro non c’era Thuram. È vero che qualche punto in più poteva averlo, anche se sono molto sorpreso dal crollo del Napoli delle ultime partite. Sicuramente l’infortunio di Neres e l’uscita di Kvaratskhelia hanno inciso, ma il Napoli ha già giocato 12 partite in meno dell’Inter e sono tante”.
Dopo la cessione di Kvaratskhelia il rapporto tra Conte e De Laurentiis si è definitivamente interrotto?
“Sono rimasto sorpreso che dopo l’addio di Kvara siano usciti tutti i nomi richiesti da Conte, mi è sembrata un’operazione per smontare uno per uno tutti gli obiettivi. Sicuramente quell’episodio ha lasciato qualcosa e lo ha fatto anche nell’ambiente napoletano. Sono rimasti male i tifosi che una squadra prima in classifica abbia deciso di non accontentare l’allenatore dopo aver incassato tanto e aver perso il giocatore più forte”.
Vedi un progetto futuro in casa Milan?
“Nel Milan continua a esserci un gran casino, lo stesso casting sui direttori sportivi è imbarazzante per un club di questo livello. Continuiamo sulla stessa linea dall’inizio della scorsa stagione, dimenticando quello che è il livello del Milan. Se alla festa dei 125 anni non inviti Rivera e Maldini allora può succedere di tutto. Il mercato poi porta un’infinità di voci, ci sono tanti grandi club che cambieranno e allenatori che aspettano una chiamata. Il Milan dovrebbe quantomeno sbrigarsi e pianificare presto quella che sarà la prossima stagione, specialmente se vuoi prendere un allenatore che non è impegnato. Devi bloccarlo e avviare subito il progetto tecnico”.
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