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Futuro Federico Chiesa. Il Liverpool non apre al prestito (per ora): discorso rimandato
Federico Chiesa attende di conoscere cosa ne sarà del suo futuro, a partire dalla seconda parte di questa stagione. Secondo quanto raccolto dalla redazione di TMW, però, il Liverpool, proprietario del cartellino dell'esterno italiano, non ha aperto la porta all'ipotesi del prestito e per questo motivo sono assolutamente da scartare, almeno per il momento, tutte le ipotesi che portano a un suo ritorno in Italia. Le voci delle ultime settimane parlano dell'interessamento da parte della Fiorentina, per quello che sarebbe un ritorno, anche se da casa viola non arrivano conferme in questo senso, ma comunque sia ogni discorso dovrebbe essere rimandato a fine mercato, o quantomeno alla seconda metà di gennaio, quando i Reds potrebbero aprire uno spiraglio alla cessione in prestito del giocatore che fino a questo momento è sempre stato ai margini della prima squadra.
Le parole di Arne Slot, tecnico del Liverpool, dello scorso 19 dicembre, su Federico Chiesa.
"Se un giocatore è fuori per cinque o sei mesi, è comprensibile che ci siano alti e bassi. Ho notato alcuni momenti molto positivi e altri in cui pensavo: ‘Ok, puoi fare meglio di così’. È del tutto normale quando si gioca la prima partita dopo un’assenza così lunga. Di solito, nel pre-campionato, un giocatore disputa diverse partite per trovare il ritmo. Ma Federico è stato fuori per tanto tempo, quindi il percorso per tornare al meglio non è semplice. È stato bello, però, vedere qualche sprazzo delle sue qualità".
Infine, l'allenatore ha ricordato la competitività del Liverpool: "Per Chiesa, come per i giovani, non basta semplicemente giocare a questo livello. Deve competere con Salah, Gakpo, Luis Díaz, Darwin e Diogo Jota. Ma è incoraggiante vederlo in campo e avere già momenti positivi".
Le parole di Arne Slot, tecnico del Liverpool, dello scorso 19 dicembre, su Federico Chiesa.
"Se un giocatore è fuori per cinque o sei mesi, è comprensibile che ci siano alti e bassi. Ho notato alcuni momenti molto positivi e altri in cui pensavo: ‘Ok, puoi fare meglio di così’. È del tutto normale quando si gioca la prima partita dopo un’assenza così lunga. Di solito, nel pre-campionato, un giocatore disputa diverse partite per trovare il ritmo. Ma Federico è stato fuori per tanto tempo, quindi il percorso per tornare al meglio non è semplice. È stato bello, però, vedere qualche sprazzo delle sue qualità".
Infine, l'allenatore ha ricordato la competitività del Liverpool: "Per Chiesa, come per i giovani, non basta semplicemente giocare a questo livello. Deve competere con Salah, Gakpo, Luis Díaz, Darwin e Diogo Jota. Ma è incoraggiante vederlo in campo e avere già momenti positivi".
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