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Di Natale: "Che ricordi quando il mercoledì bombardavo Scuffet, Meret e Vicario"
Fa il punto al Messaggero Veneto sul presente e sul futuro dell'Udinese una vera e propria icona della società friulana come l'ex attaccante Antonio Di Natale, per tutti 'Totò'. Iniziando però da un ex bianconero come Scuffet e dal suo fresco passaggio al Napoli, dove ritroverà Meret come ai tempi di Udine: "Sono contento per il Napoli ma anche per i due ragazzi che conosco bene. Io ero a fine carriera ma ci siamo allenati spesso insieme. E il mercoledì si aggiungeva anche Vicario, con io che li bombardavo. Si vedevano le loro qualità, sono stati bravi a continuare a crescere attraverso il lavoro quotidiano. Hanno mostrato solidità mentale, soprattutto quando hanno lasciato la comfort zone di Udine".
Quindi, su Scuffet, racconta un ulteriore aneddoto: "Eravamo in ascensore con Guidolin, stavamo scendendo per andare allo stadio. E dissi a lui che se Brkic non ce l'avesse fatta, era giusto mettere Scuffet. Essendo friulano, la gente sarebbe stata contenta".
Prosegue e conclude quindi parlando dell'Udinese: “I 25 punti nel girone d’andata rappresentano un bicchiere mezzo pieno considerando la stagione precedente. Allo stesso tempo, però, dico che la rosa è completa e nel girone di ritorno si potrà fare qualcosa di più. Intanto bisogna arrivare a 40 punti. Fatto quello se resteranno una decina di giornate a disposizione, si potrà guardare oltre giocando con la sigaretta in bocca e divertendosi”. Sulla possibilità di vedere i bianconeri con un tridente: “Vedrete che con la classifica tranquilla Runjaic arriverà a schierare Sanchez, Thauvin e Lucca o Davis contemporaneamente. Il Niño con la sua esperienza e il suo esempio è uno stimolo per i giovani. Ikea Bravo mi piace, ha tecnica, ha gamba, avrebbe bisogno di giocare un po’ di più. Sulla prossima sfida con l’Atalanta? Le partite vanno giocate. L’Empoli Bergamo fino a cinque minuti dalla fine era sul 2-2 e all’andata l’Udinese fece una grande gara”.
Quindi, su Scuffet, racconta un ulteriore aneddoto: "Eravamo in ascensore con Guidolin, stavamo scendendo per andare allo stadio. E dissi a lui che se Brkic non ce l'avesse fatta, era giusto mettere Scuffet. Essendo friulano, la gente sarebbe stata contenta".
Prosegue e conclude quindi parlando dell'Udinese: “I 25 punti nel girone d’andata rappresentano un bicchiere mezzo pieno considerando la stagione precedente. Allo stesso tempo, però, dico che la rosa è completa e nel girone di ritorno si potrà fare qualcosa di più. Intanto bisogna arrivare a 40 punti. Fatto quello se resteranno una decina di giornate a disposizione, si potrà guardare oltre giocando con la sigaretta in bocca e divertendosi”. Sulla possibilità di vedere i bianconeri con un tridente: “Vedrete che con la classifica tranquilla Runjaic arriverà a schierare Sanchez, Thauvin e Lucca o Davis contemporaneamente. Il Niño con la sua esperienza e il suo esempio è uno stimolo per i giovani. Ikea Bravo mi piace, ha tecnica, ha gamba, avrebbe bisogno di giocare un po’ di più. Sulla prossima sfida con l’Atalanta? Le partite vanno giocate. L’Empoli Bergamo fino a cinque minuti dalla fine era sul 2-2 e all’andata l’Udinese fece una grande gara”.
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