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Kings League, Damiano Er Faina: "Viviano e Nainggolan faranno parte dei Caesar"
Cresce l'attesa per l'inizio della Kings League in Italia, con la giornata di domani che vedrà draw e draft al Teatro Regio a Torino, per un evento che darà vita alle squadre che si affronteranno nel primo campionato ufficiale nel nostro Paese. Tra i presidenti presentati lo scorso 18 dicembre a Torino c'è anche il nome di Damiano Er Faina, noto influencer, che insieme al suo compagno di avventura En3rix avrà il compito di guidare i Caesar. Proprio ai microfoni di TMW Damiano ha raccontato le sue prime impressioni in merito alla competizione che sta per iniziare, svelando alcune importanti novità e parlando poi anche di temi più generali legati al calcio italiano: "Non credo che sia un campionato strano. Ho già detto che a volte la Serie A annoia e questo è una realtà. Guardare certe partite non è certo esaltante e questo in Kings League non accade. Ci sono tante condizioni di gioco che nel calcio non esistono che possono appassionare. È già successo in Spagna e in Messico, con il Mondiale, così come in Sudamerica e credo che possa appassionare anche in Italia".
Che ruolo avrà Paolo Bonolis nei Caesar?
"Con Paolo mi lega un'amicizia che dura da tanto tempo. Siamo molto amici e ci è venuta in mente questa idea. Bonolis è malato di calcio, è un grande tifoso dell'Inter, e quando gli ho raccontato la Kings League si è subito appassionato. Verrà totalmente gratis da noi e questo fa capire il livello di interesse a carattere generale e rende bene l'idea di quanto questa novità possa interessare".
Faccio due nomi: Viviano e Nainggolan. Cosa c'entrano con la Kings League?
"Non so se posso dirlo ma vi regalo un'esclusiva. Faranno entrambi parte della mia squadra, dei Caesar. Emiliano giocherà chiaramente in porta, Radja ci sarà, insieme a una terza wild card che però per il momento mi tengo per me. Viviano era un po' titubante, mi sono servite un po' di chiamate per convincerlo, ma poi ha capito l'importanza di tale evento. Per me Kings League quando si giocherà sarà sempre un evento e potrà incidere anche in chi ha avuto grandi carriere come appunto sia Viviano che Nainggolan. Ho avuto come nemico Radja per tanto tempo, essendo io un tifoso della Lazio e mi ha rotto le scatole tante volte, ma adesso facciamo squadra insieme e sono soddisfatto".
Parlando di Serie A e temi attuali. Cosa pensa del malore che ha colto Edoardo Bove domenica scorsa?
"Per natura non entriamo mai nel particolare nelle nostre dirette ma voglio fare i complimenti a Sky per come ha gestito la situazione, è stata gestita veramente bene. Sono cose che non mi spiego, ho visto la scena live ed è stata veramente brutta. Spero che Edoardo torni a fare una vita serena per prima cosa, poi se ci sarà la sicurezza per farlo tornare in campo saremo tutti felici. Spero però di rivederlo sereno, se lo rivedremo in campo ancora meglio. Stiamo parlando di un ottimo giocatore, non capisco come la Roma lo abbia dato via. Come Danilo Cataldi, la Fiorentina ha fatto un ottimo affare prendendoli entrambi. Il fatto che Danilo sia andato lì per primo è stata una bellissima scena e spero che tutto possa sistemarsi e possa andare per il meglio".
In una Serie A comunque bellissima con Napoli, Atalanta, Inter, Fiorentina, Lazio e Juventus in vetta.
"La Serie A è sottovalutata, tendiamo sempre a denigrare e a guardare Spagna, Premier e Bundes. Non abbiamo niente da invidiare, tranne qualche investimento, ma alla fine anche i nostri club hanno investito. Come Juventus e Atalanta, con i nerazzurri che sono una società sana e in campo di vede. Vedo leggermente indietro Fiorentina e Lazio, non perché non giochino bene ma perché mi aspetto un calo fisiologico. Non avrei dato un centesimo a Palladino e Baroni ma vedo comunque Atalanta e Inter in vantaggio anche sul Napoli. Palladino non mi aveva entusiasmato neanche l'anno scorso ma ha avuto il merito e la bravura di aver cambiato le sue idee. Questa è la dimostrazione che se chi non cambia idea è un cretino, il tecnico viola ha dimostrato di non esserlo. Baroni non me lo aspettavo così, anche perché passare da Sarri a Baroni non era scontato, con l'intermezzo di Tudor. I dubbi erano leciti ma devo fare i miei complimenti all'attuale tecnico della Lazio che ha valorizzato tanti giocatori. I 28 punti in campionato sono stati tutto merito di Baroni. I nuovi acquisti ci sono stati ma hanno reso solo Tavares e Dia. Castrovilli ha i suoi problemi e dovevano essere state fatte altre scelte. Dele Bashiru è un punto di domanda e Gigot è emerso ora ma non lo abbiamo visto. Il resto erano già a Roma l'anno scorso, mi aspetto interventi sul mercato a gennaio. La scelta di Cataldi è incomprensibile".
Parliamo di Balotelli. Cosa ci dobbiamo aspettare nella seconda parte della stagione?
"Intanto che Vieira lo faccia giocare un po' di più, scendere in campo pochi minuti non è facile e dare apporto alla squadra in poco tempo non è facile. Conosco Mario da 10 anni e dico che è carico. Lo sento 2 o 3 volte a settimane, lo andrò a trovare, e lo sento carico e voglioso. Ha giocato 30 minuti in totale, il Genoa da quando è arrivato non perde più, e dico sempre questa battuta. Spero che stia fuori il meno possibile. È rimasto sorpreso dall'addio di Gilardino, anche per i tempi. Io lo sento carico, in estate gli chiedevo di non aspettare la Serie A, viste le offerte che aveva, e gli ho consigliato di non perdere un anno. Mi aspettavo poi più minutaggio, spero che presto possa trovare più continuità, anche se i punti contano più di ogni altra cosa. Fosse per me però vorrei vederlo sempre in campo".
Storia non uguale ma per certi aspetti simile è quella di Moise Kean, arrivato a Firenze tra lo scetticismo di molti ma capace di fare 9 gol in 13 partite di campionato. Un pensiero sull'attaccante della Fiorentina?
"Mi piaceva fin dai tempi dell'Everton, poi non so per quale motivo, magari anche per qualcosa di personale, non ha reso. Quest'anno devo però chiedere scusa a Moise Kean. Sembra letale. Quando ha la palla tra i piedi può sempre succedere qualcosa, sia per gol suoi che per qualche giocata per i compagni. Sarà una freccia all'arco di Palladino, che non ha però un vero e proprio ricambio. Per questo non vedo la Fiorentina in lotta per lo scudetto. Poi è importantissimo anche per l'Italia, Spalletti potrà contare anche su di lui".
Che ruolo avrà Paolo Bonolis nei Caesar?
"Con Paolo mi lega un'amicizia che dura da tanto tempo. Siamo molto amici e ci è venuta in mente questa idea. Bonolis è malato di calcio, è un grande tifoso dell'Inter, e quando gli ho raccontato la Kings League si è subito appassionato. Verrà totalmente gratis da noi e questo fa capire il livello di interesse a carattere generale e rende bene l'idea di quanto questa novità possa interessare".
Faccio due nomi: Viviano e Nainggolan. Cosa c'entrano con la Kings League?
"Non so se posso dirlo ma vi regalo un'esclusiva. Faranno entrambi parte della mia squadra, dei Caesar. Emiliano giocherà chiaramente in porta, Radja ci sarà, insieme a una terza wild card che però per il momento mi tengo per me. Viviano era un po' titubante, mi sono servite un po' di chiamate per convincerlo, ma poi ha capito l'importanza di tale evento. Per me Kings League quando si giocherà sarà sempre un evento e potrà incidere anche in chi ha avuto grandi carriere come appunto sia Viviano che Nainggolan. Ho avuto come nemico Radja per tanto tempo, essendo io un tifoso della Lazio e mi ha rotto le scatole tante volte, ma adesso facciamo squadra insieme e sono soddisfatto".
Parlando di Serie A e temi attuali. Cosa pensa del malore che ha colto Edoardo Bove domenica scorsa?
"Per natura non entriamo mai nel particolare nelle nostre dirette ma voglio fare i complimenti a Sky per come ha gestito la situazione, è stata gestita veramente bene. Sono cose che non mi spiego, ho visto la scena live ed è stata veramente brutta. Spero che Edoardo torni a fare una vita serena per prima cosa, poi se ci sarà la sicurezza per farlo tornare in campo saremo tutti felici. Spero però di rivederlo sereno, se lo rivedremo in campo ancora meglio. Stiamo parlando di un ottimo giocatore, non capisco come la Roma lo abbia dato via. Come Danilo Cataldi, la Fiorentina ha fatto un ottimo affare prendendoli entrambi. Il fatto che Danilo sia andato lì per primo è stata una bellissima scena e spero che tutto possa sistemarsi e possa andare per il meglio".
In una Serie A comunque bellissima con Napoli, Atalanta, Inter, Fiorentina, Lazio e Juventus in vetta.
"La Serie A è sottovalutata, tendiamo sempre a denigrare e a guardare Spagna, Premier e Bundes. Non abbiamo niente da invidiare, tranne qualche investimento, ma alla fine anche i nostri club hanno investito. Come Juventus e Atalanta, con i nerazzurri che sono una società sana e in campo di vede. Vedo leggermente indietro Fiorentina e Lazio, non perché non giochino bene ma perché mi aspetto un calo fisiologico. Non avrei dato un centesimo a Palladino e Baroni ma vedo comunque Atalanta e Inter in vantaggio anche sul Napoli. Palladino non mi aveva entusiasmato neanche l'anno scorso ma ha avuto il merito e la bravura di aver cambiato le sue idee. Questa è la dimostrazione che se chi non cambia idea è un cretino, il tecnico viola ha dimostrato di non esserlo. Baroni non me lo aspettavo così, anche perché passare da Sarri a Baroni non era scontato, con l'intermezzo di Tudor. I dubbi erano leciti ma devo fare i miei complimenti all'attuale tecnico della Lazio che ha valorizzato tanti giocatori. I 28 punti in campionato sono stati tutto merito di Baroni. I nuovi acquisti ci sono stati ma hanno reso solo Tavares e Dia. Castrovilli ha i suoi problemi e dovevano essere state fatte altre scelte. Dele Bashiru è un punto di domanda e Gigot è emerso ora ma non lo abbiamo visto. Il resto erano già a Roma l'anno scorso, mi aspetto interventi sul mercato a gennaio. La scelta di Cataldi è incomprensibile".
Parliamo di Balotelli. Cosa ci dobbiamo aspettare nella seconda parte della stagione?
"Intanto che Vieira lo faccia giocare un po' di più, scendere in campo pochi minuti non è facile e dare apporto alla squadra in poco tempo non è facile. Conosco Mario da 10 anni e dico che è carico. Lo sento 2 o 3 volte a settimane, lo andrò a trovare, e lo sento carico e voglioso. Ha giocato 30 minuti in totale, il Genoa da quando è arrivato non perde più, e dico sempre questa battuta. Spero che stia fuori il meno possibile. È rimasto sorpreso dall'addio di Gilardino, anche per i tempi. Io lo sento carico, in estate gli chiedevo di non aspettare la Serie A, viste le offerte che aveva, e gli ho consigliato di non perdere un anno. Mi aspettavo poi più minutaggio, spero che presto possa trovare più continuità, anche se i punti contano più di ogni altra cosa. Fosse per me però vorrei vederlo sempre in campo".
Storia non uguale ma per certi aspetti simile è quella di Moise Kean, arrivato a Firenze tra lo scetticismo di molti ma capace di fare 9 gol in 13 partite di campionato. Un pensiero sull'attaccante della Fiorentina?
"Mi piaceva fin dai tempi dell'Everton, poi non so per quale motivo, magari anche per qualcosa di personale, non ha reso. Quest'anno devo però chiedere scusa a Moise Kean. Sembra letale. Quando ha la palla tra i piedi può sempre succedere qualcosa, sia per gol suoi che per qualche giocata per i compagni. Sarà una freccia all'arco di Palladino, che non ha però un vero e proprio ricambio. Per questo non vedo la Fiorentina in lotta per lo scudetto. Poi è importantissimo anche per l'Italia, Spalletti potrà contare anche su di lui".
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