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Napoli, Manna: "McTominay convinto con la fantasia. Sudamerica? Vorrei una scommessa"
Il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna, parlando dal Social Football Summit 2024, ha parlato così del mercato azzurro e di alcuni arrivi estivi: "Arriva un calciatore dalla Premier e ti dice che il livello è alto. Il problema è il gap economico, i loro introiti sono nettamente superiori e lì non possiamo competere. McTominay lo si convince con un po’ di fantasia. Sono orgoglioso dell’entusiasmo della gente, ti fanno sentire parte di un qualcosa che va gestito. Il lavoro si fa insieme, da solo non fai nulla. Non siamo tanti, ma c’è un gruppo di lavoro molto coeso. La fortuna di avere un allenatore e uno staff di livello assoluto aiuta, questa coesione ci permette di fare oggettivamente bene.
Napoli e Sudamerica è un connubio storico, c’è la volontà di portare giocatori da lì perché è un mercato florido. L’obiettivo è quello di consolidare la squadra, poi si può fare la scommessa. Sicuramente mi piacerebbe fare qualcosa anche a livello passionale. Il Presidente sta lavorando assiduamente sul centro sportivo e sul nuovo stadio, ne sta parlando con il comune e cerchiamo una soluzione proficua per entrambe le parti. Siamo attualmente dislocati, con un centro sportivo di proprietà si può fare un lavoro ben diverso e sarebbe un asset fondamentale.
Noi siamo indietro nelle strutture rispetto alle altre big, quando negozi i diritti tv anche questo incide. Quando vedi la Premier League riconosci il campo, questa è una base da cui partire. Penso che per vincere bisogna costruire e saper costruire la gestione della vittoria. Quando vinci dopo 33 anni non è facile gestire la vittoria, anche se il Napoli ha fatto un percorso incredibile. Forse bisognava capire che serviva fare un percorso diverso. È andato via l’allenatore e il direttore sportivo, si è ricostruito e quando partono male le stagioni è sempre complicato raddrizzarle
Napoli e Sudamerica è un connubio storico, c’è la volontà di portare giocatori da lì perché è un mercato florido. L’obiettivo è quello di consolidare la squadra, poi si può fare la scommessa. Sicuramente mi piacerebbe fare qualcosa anche a livello passionale. Il Presidente sta lavorando assiduamente sul centro sportivo e sul nuovo stadio, ne sta parlando con il comune e cerchiamo una soluzione proficua per entrambe le parti. Siamo attualmente dislocati, con un centro sportivo di proprietà si può fare un lavoro ben diverso e sarebbe un asset fondamentale.
Noi siamo indietro nelle strutture rispetto alle altre big, quando negozi i diritti tv anche questo incide. Quando vedi la Premier League riconosci il campo, questa è una base da cui partire. Penso che per vincere bisogna costruire e saper costruire la gestione della vittoria. Quando vinci dopo 33 anni non è facile gestire la vittoria, anche se il Napoli ha fatto un percorso incredibile. Forse bisognava capire che serviva fare un percorso diverso. È andato via l’allenatore e il direttore sportivo, si è ricostruito e quando partono male le stagioni è sempre complicato raddrizzarle
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