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Krol: "Questo Napoli mi fa infuriare. Conte come Michels, Lukaku superiore a Osimhen"
Un paragone molto impegnativo per Antonio Conte, che Ruud Krol, in una intervista al Mattino, ha avvicinato addirittura a Rinus Michels: "Modi sbrigativi, da trincea e da spogliatoio eppure riuscì a creare quello spirito di gruppo che è necessario all’alba di ogni rivoluzione. Ai suoi giocatori, prima di altre faccende tecniche e di qualsiasi chiarimento tattico, spiegò con chiarezza che cos’era per lui il calcio ovvero una battaglia. E che dovevano dare il sangue. Ecco, Conte mi pare molto simile. Anche se la cosa mi fa infuriare".
Perché?
"Vedo giocatori che in meno di sei mesi si sono trasformati e che all’improvviso hanno iniziato a correre, combattere, reagire, giocare a calcio in maniera lineare. E mi chiedo: possibile che sia cambiato tutto con l’arrivo di un allenatore? Per noi Michels era il nostro generale, ma anche con Kovacs e poi Ivic ci siamo sempre comportati come soldati, non abbiamo mai dimenticato come si faceva a dare spettacolo. Ma il nostro cuore era sempre per l’Ajax. E molti del Napoli per qualche mese se lo sono scordati...".
Forse anche l’arrivo di un difensore come Buongiorno ha aiutato a sistemare le cose?
"Fortissimo, ha testa, piede. Non butta mai via una palla. Penso che dopo Kim sia arrivato un altro centrale che faccia fare il salto di qualità, cosa che non sempre è scontata. Mi piace vedere Politano muoversi anche come difensore, sono colpito dai colpi di Neres e poi c’è Lukaku che per me è un attaccante superiore a Osimhen. Lukaku gioca molto di più per la squadra, un compagno si affeziona di più a chi il pallone te lo dà più spesso. Osimehn, invece, pur fortissimo, sembrava più concentrato su se stesso: per prima cosa, voleva far gol. Invece il calcio è un gioco di squadra".
Perché?
"Vedo giocatori che in meno di sei mesi si sono trasformati e che all’improvviso hanno iniziato a correre, combattere, reagire, giocare a calcio in maniera lineare. E mi chiedo: possibile che sia cambiato tutto con l’arrivo di un allenatore? Per noi Michels era il nostro generale, ma anche con Kovacs e poi Ivic ci siamo sempre comportati come soldati, non abbiamo mai dimenticato come si faceva a dare spettacolo. Ma il nostro cuore era sempre per l’Ajax. E molti del Napoli per qualche mese se lo sono scordati...".
Forse anche l’arrivo di un difensore come Buongiorno ha aiutato a sistemare le cose?
"Fortissimo, ha testa, piede. Non butta mai via una palla. Penso che dopo Kim sia arrivato un altro centrale che faccia fare il salto di qualità, cosa che non sempre è scontata. Mi piace vedere Politano muoversi anche come difensore, sono colpito dai colpi di Neres e poi c’è Lukaku che per me è un attaccante superiore a Osimhen. Lukaku gioca molto di più per la squadra, un compagno si affeziona di più a chi il pallone te lo dà più spesso. Osimehn, invece, pur fortissimo, sembrava più concentrato su se stesso: per prima cosa, voleva far gol. Invece il calcio è un gioco di squadra".
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