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Il caso Diarra può cambiare il calcio, con "giusta causa". La sentenza e la reazione della FIFA
Una sentenza storica per il calcio. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso un provvedimento sul caso "Lassana Diarra e FifPro contro FIFA e Federcalcio belga", assestando un colpo durissimo all'ente presieduto da Gianni Infantino. "Le norme FIFA sui trasferimenti dei giocatori violano il diritto dell'Unione Europea", recita la sentenza, in quanto "rischiano di ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che desiderano sviluppare la propria attività andando a lavorare in un nuovo club". In caso di risoluzione per "giusta causa" ci sarà dunque un precedente importantissimo, che può cambiare tante cose.
I fatti.
Questa sentenza arriva al termine di un decennio di contenzioso. Nell'agosto 2014, il nazionale francese Lassana Diarra era stato ingaggiato dalla Lokomotiv Mosca e aveva firmato un contratto di 3 stagioni, ma il suo club aveva affermato che il giocatore aveva rescisso senza "giusta causa", chiedendo 20 milioni di euro di risarcimento in un ricorso presentato davanti alla Camera di risoluzione delle controversie della FIFA. L'ex centrocampista francese di Real, Chelsea, Psg e Arsenal, ritiratosi nel 2019, ha intentato una causa per vedere riconosciuto il suo diritto alla libera circolazione lavorativa in Europa. Nel 2014 non poté firmare per i belgi dello Charleroi, dopo l'addio burrascoso con la Lokomotiv Mosca, proprio perché la FIFA gli negò questa possibilità. Oltre al risarcimento da versare ai russi, al giocatore fu imposto anche il pagamento di una multa di 10,5 milioni per i danni. Diarra si è opposto a questa regola e così si è arrivati allo scontro, che oggi vede la vittoria del giocatore.
La reazione della FIFA.
"La FIFA ha preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso del giocatore Lassana Diarra. La FIFA è soddisfatta che la legalità dei principi chiave del sistema dei trasferimenti sia stata riconfermata dalla sentenza odierna. La sentenza mette in discussione solo due paragrafi di due articoli del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori, che il tribunale nazionale è ora invitato a considerare. La FIFA analizzerà la decisione in coordinamento con le altre parti interessate prima di commentare ulteriormente".
Le parole del legale della FIFA, Emilio Garcia.
"Abbiamo preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso di Lassana Diarra. È importante chiarire che la decisione odierna non cambia affatto i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti. La FIFA ha migliorato continuamente questo sistema per molti anni - non per il proprio beneficio, ma per il beneficio dei giocatori, dei club, delle leghe e delle associazioni affiliate, per garantire che i giocatori possano allenarsi, svilupparsi e avere stabilità, salvaguardando al contempo l'integrità delle competizioni attraverso l'implementazione di un solido quadro normativo per il sistema dei trasferimenti internazionali".
I fatti.
Questa sentenza arriva al termine di un decennio di contenzioso. Nell'agosto 2014, il nazionale francese Lassana Diarra era stato ingaggiato dalla Lokomotiv Mosca e aveva firmato un contratto di 3 stagioni, ma il suo club aveva affermato che il giocatore aveva rescisso senza "giusta causa", chiedendo 20 milioni di euro di risarcimento in un ricorso presentato davanti alla Camera di risoluzione delle controversie della FIFA. L'ex centrocampista francese di Real, Chelsea, Psg e Arsenal, ritiratosi nel 2019, ha intentato una causa per vedere riconosciuto il suo diritto alla libera circolazione lavorativa in Europa. Nel 2014 non poté firmare per i belgi dello Charleroi, dopo l'addio burrascoso con la Lokomotiv Mosca, proprio perché la FIFA gli negò questa possibilità. Oltre al risarcimento da versare ai russi, al giocatore fu imposto anche il pagamento di una multa di 10,5 milioni per i danni. Diarra si è opposto a questa regola e così si è arrivati allo scontro, che oggi vede la vittoria del giocatore.
La reazione della FIFA.
"La FIFA ha preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso del giocatore Lassana Diarra. La FIFA è soddisfatta che la legalità dei principi chiave del sistema dei trasferimenti sia stata riconfermata dalla sentenza odierna. La sentenza mette in discussione solo due paragrafi di due articoli del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori, che il tribunale nazionale è ora invitato a considerare. La FIFA analizzerà la decisione in coordinamento con le altre parti interessate prima di commentare ulteriormente".
Le parole del legale della FIFA, Emilio Garcia.
"Abbiamo preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso di Lassana Diarra. È importante chiarire che la decisione odierna non cambia affatto i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti. La FIFA ha migliorato continuamente questo sistema per molti anni - non per il proprio beneficio, ma per il beneficio dei giocatori, dei club, delle leghe e delle associazioni affiliate, per garantire che i giocatori possano allenarsi, svilupparsi e avere stabilità, salvaguardando al contempo l'integrità delle competizioni attraverso l'implementazione di un solido quadro normativo per il sistema dei trasferimenti internazionali".
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