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Donati: "Palladino è un grande allenatore e lo sta dimostrando. Kean? Non ci credevo"
Giulio Donati, ex difensore di Inter e Monza, parla dal Gran Galà del Calcio AIC della prospettiva di tornare a giocare a breve: "Sto bene, cerco di tenermi in forma perché l'obiettivo sarebbe quello di tornare a giocare e magari dare una mano a una squadra che abbia voglia, a prescindere dalla categoria. Sarei felice di essere d'aiuto ad una squadra con un bel progetto. La Serie A la vedo molto combattuta, le squadre sono tutte belle compatte. Il mio Monza non sta attraverso un momento super ma a livello di squadra e non solo ha tutte le carte in regola per venire fuori da quella posizione".
E' una squadra che potenzialmente potrebbe avere qualche punto in più?
"I giocatori sono validi, qualcosa è stato cambiato, vedi Di Gregorio. E' arrivato un allenatore nuovo con idee differenti, un minimo all'inizio per capirle e metterle in atto ci potrebbe essere voluto, ma spero che possa venirne fuori".
Palladino te lo aspettavi così in alto?
"Sì, perché sinceramente penso sia veramente un grande allenatore. Un ragazzo speciale con un umiltà incredibile, si è messo in gioco, ha cambiato modulo e uno così giovane che riesce a cambiare, penso sia uno dei più promettenti della Serie A".
E questa Inter ti aspettavi che giocasse così bene?
"Sicuramente è la squadra da battere, la 'mia' Inter è ormai in giacca e cravata. Zanetti, Cambiasso, Ausilio... la vedo molto bene, come ha detto prima prima il direttote gli obiettivi sono tanti e importanti, spero che li possano conseguire. In Champions sono messi molto bene, credo che si giocheranno la fase finale. Adesso c'è il Bayer Leverkusen di Alonso, sarà uno dei primi test".
E ti aspettavi un Comuzzo e un Kean così?
"A me piace essere sincero. Comuzzo non lo conoscevo ed è la dimostrazione che Palladino non guarda la carta d'identità. Non mi aspettavo che Kean facesse così bene, mi sembra un bravo ragazzo, sto perdendo anche una scommessa".
E' una squadra che potenzialmente potrebbe avere qualche punto in più?
"I giocatori sono validi, qualcosa è stato cambiato, vedi Di Gregorio. E' arrivato un allenatore nuovo con idee differenti, un minimo all'inizio per capirle e metterle in atto ci potrebbe essere voluto, ma spero che possa venirne fuori".
Palladino te lo aspettavi così in alto?
"Sì, perché sinceramente penso sia veramente un grande allenatore. Un ragazzo speciale con un umiltà incredibile, si è messo in gioco, ha cambiato modulo e uno così giovane che riesce a cambiare, penso sia uno dei più promettenti della Serie A".
E questa Inter ti aspettavi che giocasse così bene?
"Sicuramente è la squadra da battere, la 'mia' Inter è ormai in giacca e cravata. Zanetti, Cambiasso, Ausilio... la vedo molto bene, come ha detto prima prima il direttote gli obiettivi sono tanti e importanti, spero che li possano conseguire. In Champions sono messi molto bene, credo che si giocheranno la fase finale. Adesso c'è il Bayer Leverkusen di Alonso, sarà uno dei primi test".
E ti aspettavi un Comuzzo e un Kean così?
"A me piace essere sincero. Comuzzo non lo conoscevo ed è la dimostrazione che Palladino non guarda la carta d'identità. Non mi aspettavo che Kean facesse così bene, mi sembra un bravo ragazzo, sto perdendo anche una scommessa".
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