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Semplici: "Mi auguro di tornare presto in panchina. L'Inter resta favorita per lo Scudetto"
La Serie A sta entrando nel vivo e il campionato è sempre più incerto, con tante squadre che ambiscono alle prime posizioni. Leonardo Semplici, ex allenatore di Pisa, SPAL, Cagliari e Spezia, ha analizzato a TuttomercatoWeb.com la corsa Scudetto: "Sono in molti che stanno facendo bene, ma la favorita resta l'Inter per l'esperienza dei suoi calciatori e per la continuità del lavoro fatto con Inzaghi. I nerazzurri però mi sembra siano più concentrati sulla Champions League, magari anche inconsciamente".
Quali sono problemi del Milan invece?
"Non ha continuità, dovuta probabilmente anche al cambio di allenatore. Fonseca ha bisogno di tempo, non è nemmeno una situazione facile quella che stanno attraversando la società e la squadra, il gruppo non sembra così unito, malgrado la vittoria al Bernabeu sia un segnale importante. Contro il Cagliari ci si attendeva un altro risultato, la prestazione è stata sottotono, ma può rientrare in corsa per qualcosa di importante".
Il Cagliari invece la sta convincendo?
"Ha trovato compattezza, ma quando lotti per la salvezza ci saranno sempre momenti particolari e difficili. Sono convinto che con l'aiuto di un pubblico e di un tifo eccezionale i rossoblù possano sopperire a qualche carenza e arrivare all'obiettivo prefissato".
Chi rischia la retrocessione?
"Ce ne sono tante, la classifica è corta, è sufficiente vincere una partita e sei in zona salvezza, ne perdi una e sei in zona retrocessione. Vedremo da qui a Natale come evolverà il campionato".
Parlando di singoli, un calciatore che lei ha allenato e che conosce bene è Zappa. Due gol al Milan e subito si è parlato di un sondaggio dei rossoneri.
"Ha fatto un gradino alla volta, è stato molto bravo nel sapersi affermare in un campionato difficile come la Serie A, è cresciuto anno dopo anno e ha indossato anche la fascia da capitano. Questo la dice lunga sul lavoro che è riuscito a fare, contro il Milan è stato eccellente, ha voglia di dimostrare di essere all'altezza per poter aspirare a palcoscenici migliori".
Sempre in Sardegna, anche se per poco, ha avuto Bellanova.
"Si intravedevano le sue qualità. Per come giocavamo noi, con il 3-5-2, lui era l'esterno destro che cercavamo. Nei 2-3 anni successivi è stato bravo a migliorare, meritandosi l'attenzione di squadre importanti e addirittura la convocazione in Nazionale".
Un altro talento è Daniel Maldini. Che giocatore è?
"Con me allo Spezia ha iniziato a giocare con continuità, purtroppo è stato fermato da piccoli infortuni, ma dimostrava già di avere grandi qualità tecniche e fisiche. Mentalmente era già pronto per intraprendere il percorso che ha fatto, davanti può fare tutti i ruoli, ma gioca meglio quando può guardare la porta. In questo periodo sta dimostrando di avere dei valori assoluti".
Simeone deve restare al Napoli? Che cos'è che ha che piace a tutti gli allenatori?
"Ha delle ottime qualità, si sa adattare a certe circostanze come ha fatto a Napoli, quando è stato determinante nell'anno dello Scudetto. Avere un calciatore che riesce subito a essere determinante quando subentra è veramente importante. Il Napoli se lo vuole tenere giustamente, ma può giocare titolare in qualsiasi squadra di Serie A".
Chi sono le squadre che più l'hanno sorpresa in questo avvio?
"La Fiorentina e la Lazio sono le sorprese più belle. I biancocelesti dopo le cessioni importanti si sono dimostrati all'altezza, faccio i complimenti a Baroni per il lavoro eccellente che sta svolgendo. La Fiorentina era partita in una situazione particolare di non troppa fiducia, ma può accadere quando si cambia un allenatore... Con i rientri dei calciatori infortunati i viola hanno cambiato marcia e stile di gioco, così la classifica gli sorride".
Spezia e Pisa volano in Serie B. Lei che le ha allenate e conosce entrambe le piazze, possono essere promosse in Serie A?
"Il campionato è avvincente e tra i più difficili, puoi vincere e perdere con tutti. Pisa e Spezia stanno meritando la classifica che hanno, non erano in pole position sulla carta, ma stanno facendo talmente bene che sono convinto saranno protagoniste fino in fondo".
Quando la rivedremo in panchina?
"Mi auguro presto... Mi sto cercando di preparare, mi sto documentando, guardo partite di Serie A, Serie B, calcio estero, ma soprattutto mi tengo pronto per un'eventuale chiamata con l'obiettivo di cercare attraverso le qualità dei giocatori di centrare l'obiettivo che la società mi chiederà".
Quali sono problemi del Milan invece?
"Non ha continuità, dovuta probabilmente anche al cambio di allenatore. Fonseca ha bisogno di tempo, non è nemmeno una situazione facile quella che stanno attraversando la società e la squadra, il gruppo non sembra così unito, malgrado la vittoria al Bernabeu sia un segnale importante. Contro il Cagliari ci si attendeva un altro risultato, la prestazione è stata sottotono, ma può rientrare in corsa per qualcosa di importante".
Il Cagliari invece la sta convincendo?
"Ha trovato compattezza, ma quando lotti per la salvezza ci saranno sempre momenti particolari e difficili. Sono convinto che con l'aiuto di un pubblico e di un tifo eccezionale i rossoblù possano sopperire a qualche carenza e arrivare all'obiettivo prefissato".
Chi rischia la retrocessione?
"Ce ne sono tante, la classifica è corta, è sufficiente vincere una partita e sei in zona salvezza, ne perdi una e sei in zona retrocessione. Vedremo da qui a Natale come evolverà il campionato".
Parlando di singoli, un calciatore che lei ha allenato e che conosce bene è Zappa. Due gol al Milan e subito si è parlato di un sondaggio dei rossoneri.
"Ha fatto un gradino alla volta, è stato molto bravo nel sapersi affermare in un campionato difficile come la Serie A, è cresciuto anno dopo anno e ha indossato anche la fascia da capitano. Questo la dice lunga sul lavoro che è riuscito a fare, contro il Milan è stato eccellente, ha voglia di dimostrare di essere all'altezza per poter aspirare a palcoscenici migliori".
Sempre in Sardegna, anche se per poco, ha avuto Bellanova.
"Si intravedevano le sue qualità. Per come giocavamo noi, con il 3-5-2, lui era l'esterno destro che cercavamo. Nei 2-3 anni successivi è stato bravo a migliorare, meritandosi l'attenzione di squadre importanti e addirittura la convocazione in Nazionale".
Un altro talento è Daniel Maldini. Che giocatore è?
"Con me allo Spezia ha iniziato a giocare con continuità, purtroppo è stato fermato da piccoli infortuni, ma dimostrava già di avere grandi qualità tecniche e fisiche. Mentalmente era già pronto per intraprendere il percorso che ha fatto, davanti può fare tutti i ruoli, ma gioca meglio quando può guardare la porta. In questo periodo sta dimostrando di avere dei valori assoluti".
Simeone deve restare al Napoli? Che cos'è che ha che piace a tutti gli allenatori?
"Ha delle ottime qualità, si sa adattare a certe circostanze come ha fatto a Napoli, quando è stato determinante nell'anno dello Scudetto. Avere un calciatore che riesce subito a essere determinante quando subentra è veramente importante. Il Napoli se lo vuole tenere giustamente, ma può giocare titolare in qualsiasi squadra di Serie A".
Chi sono le squadre che più l'hanno sorpresa in questo avvio?
"La Fiorentina e la Lazio sono le sorprese più belle. I biancocelesti dopo le cessioni importanti si sono dimostrati all'altezza, faccio i complimenti a Baroni per il lavoro eccellente che sta svolgendo. La Fiorentina era partita in una situazione particolare di non troppa fiducia, ma può accadere quando si cambia un allenatore... Con i rientri dei calciatori infortunati i viola hanno cambiato marcia e stile di gioco, così la classifica gli sorride".
Spezia e Pisa volano in Serie B. Lei che le ha allenate e conosce entrambe le piazze, possono essere promosse in Serie A?
"Il campionato è avvincente e tra i più difficili, puoi vincere e perdere con tutti. Pisa e Spezia stanno meritando la classifica che hanno, non erano in pole position sulla carta, ma stanno facendo talmente bene che sono convinto saranno protagoniste fino in fondo".
Quando la rivedremo in panchina?
"Mi auguro presto... Mi sto cercando di preparare, mi sto documentando, guardo partite di Serie A, Serie B, calcio estero, ma soprattutto mi tengo pronto per un'eventuale chiamata con l'obiettivo di cercare attraverso le qualità dei giocatori di centrare l'obiettivo che la società mi chiederà".
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