Monza, testa e carattere ci sono. Nesta, tanta sostanza e zero scuse

Dany Mota non segna tanto. Ed è un peccato, soprattutto per lui. Perchè con la qualità tecnica che si ritrova potrebbe tranquillamente essere più continuo anche sotto il profilo realizzativo oltre che delle prestazioni. Non fa molti gol ma quei pochi sono sempre preziosi e tutt'altro che banali. Il secondo in campionato rifilato alla Roma, per esempio, ha un peso specifico parecchio elevato: permette di riequilibrare una sfida che si era messa male dopo il vantaggio di Dovbyk; consente al Monza di garantirsi il quarto pari su sette partite; cancella le sconfitte in serie con Bologna e Napoli. In attesa di piazzare quello decisivo per centrare il successo, che in campionato manca dallo scorso mese di marzo, al momento basta e avanza anche così. La classifica resta uguale, l'ultimo posto chiaramente preoccupa, ma almeno riporta un pò di fiducia e morale all'interno del gruppo. Componenti che in questo momento della stagione servono quasi come i tre punti.

Orgoglio e carattere Ad Alessandro Nesta servirà specialmente ritrovare quei calciatori che attualmente sono fuori per infortunio.

Sono tanti e tutti molto importanti, di certo dei profili a cui questo Monza proprio non può rinunciare. L'allenatore, pur consapevole della difficoltà, non ne ha mai fatto un problema: zero alibi, zero giustificazioni per provare a coprire la mancanza di risultati. L'assunzione di responsabilità da parte di Nesta è davvero lodevole, una rarità in un modo dove le scuse diventano i più facili degli appigli. La sosta per le gare delle nazionali possono diventare un alleato, proprio come il calendario che finalmente a fine ottobre metterà sulla strada del Monza avversari alla portata e con cui si contenderà la permanenza in Serie A. Prima il Verona al Bentegodi poi il Venezia in casa. La squadra a livello caratteriale c'è, se dovesse essere al completo potrò giocarsela a viso aperto. Nel frattempo il carattere e lo spirito giusto ci sono. E di questi tempi non è poco.