
Merola, che fine ha fatto il gol? Il Pescara aspetta ancora la sua scintilla
Il 2025 di Davide Merola fin qui è un anno senza reti, e per un attaccante, è come respirare senza ossigeno. L’attaccante del Pescara sta vivendo un momento complicato sotto porta, lontano dalla brillantezza che aveva mostrato — anche solo a sprazzi — nella prima metà della stagione.
Il suo ultimo gol? Bisogna tornare all’ultima gara del girone d’andata, contro il Campobasso: una doppietta da subentrato, nel ruolo di falso nueve, che sembrava poter dare una svolta alla sua stagione. Invece, da allora, il silenzio.
Un fisico da ritrovare, una testa da liberare
Non è stato un anno facile per Merola: problemi fisici a ripetizione, in particolare alla coscia, lo hanno costretto a lunghi stop e a un recupero lento, sia fisico che mentale. Adesso però, quegli acciacchi sembrano superati. Il problema? La forma migliore si ritrova solo giocando con continuità, ed è proprio ciò che mister Silvio Baldini sta cercando di garantirgli.
Il tecnico biancazzurro continua infatti a concedergli fiducia, inserendolo con regolarità nel suo scacchiere offensivo, anche se le prestazioni non sono ancora all’altezza del vero Merola. Il feeling con il gol sembra smarrito, ma basta un episodio, un guizzo, una rete magari sporca per riaccendere la miccia.
Il Pescara ha bisogno del suo numero 10
Con la fase calda della stagione alle porte e un posto nei playoff da difendere e consolidare, il Pescara ha bisogno anche dei gol di Merola. Perché un attaccante vive per segnare, e senza reti l’autostima si assottiglia. Ma il talento, quello, non si perde.
Baldini lo sa e continua a insistere. Ora tocca a Merola ritrovare se stesso. Magari partendo proprio da una rete, che possa trasformare il digiuno in liberazione.







