VAR e violenza sugli arbitri, parla il presidente Zappi. Collina chiama solo Di Bello al Mondiale

Il presidente dell’AIA, Antonio Zappi, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport per affrontare alcuni temi caldi del momento: dal Var alla violenza sugli arbitri, fino alle novità regolamentari. Tra i punti centrali, l’ipotesi del Var a chiamata (Fvs), proposta dal presidente FIGC Gravina all’Ifab per una sperimentazione già dalla prossima stagione in Serie C maschile e Serie A femminile. Il sistema prevederebbe due chiamate per squadra, rigenerabili in caso di esito positivo.

Zappi ha espresso perplessità sull’idea di aprire il Centro VAR di Lissone agli ex calciatori: “Sono preziosi nei confronti, ma ognuno deve fare il proprio mestiere”. Ha poi commentato la decisione di Maresca e Guida di non dirigere il Napoli: “Scelta personale, non grave”. Infine, forte condanna per l’aggressione al giovane Diego Alfonzetti, simbolicamente presente nel derby di Roma. Zappi auspica l’inserimento degli arbitri tra i pubblici ufficiali, per garantire tutele più efficaci: “È in corso un’interlocuzione politica. La legge per punire chi aggredisce esiste già, basterebbe applicarla”. Un riferimento chiaro alla legge 53 del 2019 e ai Daspo, come già avvenuto nel caso di Acireale. Qui tutte le dichiarazioni di Zappi.

A proposito di arbitri, spazio anche alle novità in campo: dal Mondiale per Club, dove gli arbitri useranno la bodycam, all’introduzione della sanzione con calcio d’angolo per i portieri che perdono tempo, già sperimentata con esiti positivi. La FIFA ha ufficializzato le designazioni di 117 ufficiali di gara per la prima edizione della competizione con il nuovo format: per l’Italia c’è, al VAR, il solo Marco Di Bello.