
Inter, Lautaro Martinez: "Prima del derby-Scudetto ho detto ai ragazzi che la storia era vicina"
Lautaro Martinez, protagonista del docufilm di produzione di Inter Media House 'Due stelle un sogno' racconta le emozioni provate con la conquista del ventesimo scudetto nerazzurro: "Tutte quelle emozioni sono arrivate nella mia testa quando l'arbitro ha fischiato. Siamo riusciti ad arrivare all'obiettivo principale: la seconda stella. La fascia al braccio per un calciatore è una cosa molto importante, di più in un club come l'Inter. Arrivare sul tetto del Duomo, per me che sono arrivato dall'Argentina, è speciale".
Ma cosa ha detto il capitano prima del derby più significativo della storia delle due milanesi?
"In quel momento, nello spogliatoio, mi sentivo di dire ai ragazzi che eravamo a 90 minuti da scrivere la storia e così è stato".
Sulla festa scudetto e la parata per arrivare in Duomo:
"Anche se ci abbiamo messo tantissimo tempo ad arrivare, io la rifarei ancora".
Da traguardi importanti, fino al legame con la città, l'argentino parla di tutto, senza disdegnare anche i suoi obiettivi per il futuro: "Segnare 100 gol con l'Inter è bellissimo, farlo in una finale (quella di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina, ndr) è veramente unico. Milano è casa mia perché sembra che sono nato qua. Dal momento che è venuta alla luce la mia prima figlia Nina io sono cambiato un'altra volta, sono diventato ancora più forte come uomo, come papà e come marito. Mi aspetto di continuare a portare altri trofei all'Inter, quando vinci il primo vuoi continuare a vincere. Il 20° Scudetto? Non vedevo l'ora di alzarla (la coppa, ndr)".
Ma cosa ha detto il capitano prima del derby più significativo della storia delle due milanesi?
"In quel momento, nello spogliatoio, mi sentivo di dire ai ragazzi che eravamo a 90 minuti da scrivere la storia e così è stato".
Sulla festa scudetto e la parata per arrivare in Duomo:
"Anche se ci abbiamo messo tantissimo tempo ad arrivare, io la rifarei ancora".
Da traguardi importanti, fino al legame con la città, l'argentino parla di tutto, senza disdegnare anche i suoi obiettivi per il futuro: "Segnare 100 gol con l'Inter è bellissimo, farlo in una finale (quella di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina, ndr) è veramente unico. Milano è casa mia perché sembra che sono nato qua. Dal momento che è venuta alla luce la mia prima figlia Nina io sono cambiato un'altra volta, sono diventato ancora più forte come uomo, come papà e come marito. Mi aspetto di continuare a portare altri trofei all'Inter, quando vinci il primo vuoi continuare a vincere. Il 20° Scudetto? Non vedevo l'ora di alzarla (la coppa, ndr)".
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