
Morata confessa: "Fonseca mi chiamava ogni giorno al Milan. Addio Atletico? Ho sbagliato"
L'avventura improvvisa di Alvaro Morata in Turchia ha spiazzato un po' tutti, eppure dopo essersi trasferito al Milan in estate lo scorso 2 febbraio ha deciso di levare le tende e approdare al Galatasaray (in prestito con obbligo di riscatto per circa 10 milioni di euro). Proprio di questa inedita esperienza in carriera, l'attaccante spagnolo ha raccontato: "Ho fatto di tutto a Istanbul, con Alice (mia moglie) andiamo al Gran Bazar e ci infiliamo ovunque. È impressionante, multiculturale. Con la squadra, quando c'è una settimana lunga, andiamo ad Antalya, ci rilassiamo un po' in spiaggia e si sta benissimo. I turchi sono molto rispettosi".
Perché la scelta di lasciare l'Atletico invece? Morata ha risposto: "Credo che d'estate avrei dovuto riflettere meglio su cosa fare, se restare o meno all'Atletico. Quando non stai bene in un determinato momento della tua vita, prendi decisioni sbagliate in tutti gli aspetti. Ma non si può cambiare, ora sono molto felice. Se potessi tornare indietro... probabilmente non avrei preso quella decisione. Ora che sono qui, mi rendo conto di non aver visto la realtà. Proprio quando siamo diventati Campioni d'Europa, nell'Atletico c'erano sempre più persone che mi volevano e avevano capito chi ero".
Su quanto sia cambiato da giugno ad oggi, l'ex Milan si è lasciato andare così: "Quando attraversi momenti difficili, vedi tutto in modo grigio, anche se hai persone che ti vogliono bene e ti dicono che stai sbagliando. Agli Europei, avevo la testa piena di quei pensieri, è arrivata l'opportunità con il Milan e l'allenatore (Fonseca, ndr) mi chiamava ogni giorno. Avevo bisogno di sentirmi amato e valorizzato, anche se guardando indietro, non ho capito che anche il Cholo mi apprezzava e mi voleva. Mio padre e il mio agente mi dicevano che stavo sbagliando".
Perché la scelta di lasciare l'Atletico invece? Morata ha risposto: "Credo che d'estate avrei dovuto riflettere meglio su cosa fare, se restare o meno all'Atletico. Quando non stai bene in un determinato momento della tua vita, prendi decisioni sbagliate in tutti gli aspetti. Ma non si può cambiare, ora sono molto felice. Se potessi tornare indietro... probabilmente non avrei preso quella decisione. Ora che sono qui, mi rendo conto di non aver visto la realtà. Proprio quando siamo diventati Campioni d'Europa, nell'Atletico c'erano sempre più persone che mi volevano e avevano capito chi ero".
Su quanto sia cambiato da giugno ad oggi, l'ex Milan si è lasciato andare così: "Quando attraversi momenti difficili, vedi tutto in modo grigio, anche se hai persone che ti vogliono bene e ti dicono che stai sbagliando. Agli Europei, avevo la testa piena di quei pensieri, è arrivata l'opportunità con il Milan e l'allenatore (Fonseca, ndr) mi chiamava ogni giorno. Avevo bisogno di sentirmi amato e valorizzato, anche se guardando indietro, non ho capito che anche il Cholo mi apprezzava e mi voleva. Mio padre e il mio agente mi dicevano che stavo sbagliando".
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