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I soldi hanno rovinato Joao Felix. Ha la pressione di dovere fare la differenza sempreTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 31 marzo 2025, 11:21Serie A
di Andrea Losapio

I soldi hanno rovinato Joao Felix. Ha la pressione di dovere fare la differenza sempre

I soldi non fanno la felicità. Soprattutto se ti chiami Joao Felix, quindi tautologicamente già abbastanza contento di tuo. Alle volte però avere troppe pressioni rovinano i giocatori, così come firmare contratti di altissimo livello. La storia del portoghese è molto semplice: prima stagione da predestinato totale, con 19 gol e 11 assist in tutte le competizioni, di cui 15 nella Superliga. Nel girone di ritorno il Benfica vince 18 partite su 19, pareggiandone una sola. È poco più che diciannovenne al termine della stagione, è già paragonato a Cristiano Ronaldo, a Neymar. Tanto da attirare su di sé le attenzioni di tutti i club di primissima fascia, con l'Atletico Madrid che deve sostituire Griezmann e lo fa proprio con lui.

127 milioni di euro. Gli Atletico del Cholo, al netto dell'ultimo anno, sono sempre stati iper difensivi. Così Joao Felix fa una fatica immane a imporsi, a imparare cos'è la fatica e la fase difensiva, perdendo brillantezza. Magari anche il Covid non aiuta, anche se alla prima stagione sono sei gol in campionato e tre in Champions, in sei partite. Numeri sostanzialmente identici a quelli dell'anno dopo e pure di quello successivo. "Stavo cercando di cambiare aria da tempo, perché è stato difficile abituarmi al modo di giocare - ha detto dopo il suo primo trasferimento al Chelsea - Simeone? Tutti lo conoscono, tutti sanno cosa ha vinto. E' un ottimo allenatore. Ha il suo modo di capire e vedere il calcio che gli altri non hanno. Questo è buono per qualcuno e sbagliato per altri, ma ha la sua virtù e questo lo rende un buon allenatore".


Il problema è dato anche dalle pressioni, appunto. Si pensava che Joao Felix fosse un predestinato, un Lamine Yamal. Ma ci sono stati due sbagli: il primo è accettare un trasferimento all'Atletico Madrid e non in un club meno attaccato alla fase difensiva. Secondariamente la valutazione: troppo alta che lo rende, di fatto, un prigioniero. Lo ha reso lì e lo sta rendendo ora, perché guadagna tantissimo al Chelsea ed è stato pagato, nella sua carriera, 200 milioni. Non c'è ambientamento che tenga, Joao Felix deve fare la differenza sempre. Anche al Milan.