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Milan, Conceiçao: "Mi fanno paragoni con allenatori che sono qui da anni"
Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, è presente in conferenza stampa a San Siro al termine di Milan-Feyenoord, sfida valida per il ritorno dei playoff di Champions League.
Segui le dichiarazioni di Conceiçao con il live testuale su TMW.
Fallimento?
"Sicuramente è un fallimento, volevamo arrivare agli ottavi di finale. Questa partita ha dimostrato che siamo più forti dell'avversario e che a decidere sono stati gli episodi, come a Zagabria: espulsione lì, espulsione oggi. Si può dire che l'arbitro sia stato troppo duro, ma noi dovevamo essere più forti a livello mentale. Sono io il responsabile, non Theo. Poi all'interno dello spogliatoio vedremo. Theo ha dato tanto al Milan, io ho fatto tanti errori nella mia carriera. Siamo arrabbiati. Fino al rosso di Theo il Feyenoord non sapeva come arrivare in porta. Siamo delusi e arrabbiati".
Gimenez perché cambiato?
"Avevamo un giocatore in meno eh... Poi c'era da gestire Santi: aveva avuto un problema all'adduttore e bisogna gestirlo. Ho messo Joao Felix davanti che stava bene per provare in ripartenza. Ma comunque stavamo controllando".
Teme il contraccolpo?
"Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni. Non si è lavorato con i titolari, si lavora in pochi con chi fa cose diverse. Abbiamo vinto l'unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15. Non è perfetto. L'atmosfera qui al Milan non è la migliore e l'espulsione lo dimostra: dobbiamo lavorare su questo. Credetemi, non è facile, non è facile".
Che è successo?
"Abbiamo dimostrato anche oggi che potevamo non subire tiri in porta e creare occasioni. Poi c'è stata l'espulsione di Theo. E questo ci lascia veramente arrabbiati e delusi. Sapete meglio di me che dobbiamo cambiare l'ambiente. Non parlo dei tifosi. Per cambiare l'ambiente si deve vincere. Ora c'è la prossima partita a Torino: vincere questa, quella dopo e quella dopo ancora. E pensare alla Coppa Italia".
Termina qui la conferenza.
Segui le dichiarazioni di Conceiçao con il live testuale su TMW.
Fallimento?
"Sicuramente è un fallimento, volevamo arrivare agli ottavi di finale. Questa partita ha dimostrato che siamo più forti dell'avversario e che a decidere sono stati gli episodi, come a Zagabria: espulsione lì, espulsione oggi. Si può dire che l'arbitro sia stato troppo duro, ma noi dovevamo essere più forti a livello mentale. Sono io il responsabile, non Theo. Poi all'interno dello spogliatoio vedremo. Theo ha dato tanto al Milan, io ho fatto tanti errori nella mia carriera. Siamo arrabbiati. Fino al rosso di Theo il Feyenoord non sapeva come arrivare in porta. Siamo delusi e arrabbiati".
Gimenez perché cambiato?
"Avevamo un giocatore in meno eh... Poi c'era da gestire Santi: aveva avuto un problema all'adduttore e bisogna gestirlo. Ho messo Joao Felix davanti che stava bene per provare in ripartenza. Ma comunque stavamo controllando".
Teme il contraccolpo?
"Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni. Non si è lavorato con i titolari, si lavora in pochi con chi fa cose diverse. Abbiamo vinto l'unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15. Non è perfetto. L'atmosfera qui al Milan non è la migliore e l'espulsione lo dimostra: dobbiamo lavorare su questo. Credetemi, non è facile, non è facile".
Che è successo?
"Abbiamo dimostrato anche oggi che potevamo non subire tiri in porta e creare occasioni. Poi c'è stata l'espulsione di Theo. E questo ci lascia veramente arrabbiati e delusi. Sapete meglio di me che dobbiamo cambiare l'ambiente. Non parlo dei tifosi. Per cambiare l'ambiente si deve vincere. Ora c'è la prossima partita a Torino: vincere questa, quella dopo e quella dopo ancora. E pensare alla Coppa Italia".
Termina qui la conferenza.
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