
Caos Milan: tutto sulla caccia al ds e sul futuro. Ma cosa farà ora Ibra?
Cosa sta accadendo in casa Milan? A che punto è la lotta di potere tra Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani? Cosa farà Ibra? Chi arriverà come ds? E come tecnico? Tutto nel Podcast di oggi di Tuttomercatoweb.com, con Marco Conterio.
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Josè Altafini, ex attaccante del Milan (205 presenze e 120 gol, ndr), parla del futuro della panchina rossonera, visto che Conceicao non è riuscito a convincere in questi primi mesi: "Ho rispetto per i traguardi importanti centrati da Conceiçao in Portogallo, ma al Milan - dopo essere partito bene con la vittoria della Supercoppa Italiana - i risultati fatti sono stati negativi. Allenare il Milan è un’altra cosa rispetto al Porto. Non capisco perché il club vada sempre su tecnici stranieri, quando ce ne sono davvero tanti di bravi tra quelli italiani".
Ci fa qualche nome?
"Tra i giovani ritengo De Zerbi e Italiano molto bravi. Li vedrei bene alla guida di un grande club come il Milan. L’importante, però, è che da parte della dirigenza ci sia un progetto chiaro. Non si può più sbagliare dopo questa stagione".
Cosa manca a questo Milan per tornare grande?
"Il calcio è semplice: serve un portiere che pari, un attaccante che segni, un difensore forte e un centrocampista che sappia creare gioco, poi per il resto basta che gli altri giocatori corrano. Al Milan attuale manca soprattutto l’erede di Kjaer: devono prendere un centrale di alto livello che comandi la difesa e sia tosto in marcatura sugli avversari. In estate la priorità dev’essere quella di acquistare un grande difensore", ha detto nel corso dell'intervista concessa a Tuttosport.
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Josè Altafini, ex attaccante del Milan (205 presenze e 120 gol, ndr), parla del futuro della panchina rossonera, visto che Conceicao non è riuscito a convincere in questi primi mesi: "Ho rispetto per i traguardi importanti centrati da Conceiçao in Portogallo, ma al Milan - dopo essere partito bene con la vittoria della Supercoppa Italiana - i risultati fatti sono stati negativi. Allenare il Milan è un’altra cosa rispetto al Porto. Non capisco perché il club vada sempre su tecnici stranieri, quando ce ne sono davvero tanti di bravi tra quelli italiani".
Ci fa qualche nome?
"Tra i giovani ritengo De Zerbi e Italiano molto bravi. Li vedrei bene alla guida di un grande club come il Milan. L’importante, però, è che da parte della dirigenza ci sia un progetto chiaro. Non si può più sbagliare dopo questa stagione".
Cosa manca a questo Milan per tornare grande?
"Il calcio è semplice: serve un portiere che pari, un attaccante che segni, un difensore forte e un centrocampista che sappia creare gioco, poi per il resto basta che gli altri giocatori corrano. Al Milan attuale manca soprattutto l’erede di Kjaer: devono prendere un centrale di alto livello che comandi la difesa e sia tosto in marcatura sugli avversari. In estate la priorità dev’essere quella di acquistare un grande difensore", ha detto nel corso dell'intervista concessa a Tuttosport.
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