Un valzer delle panchine (quasi) senza precedenti in vista dell'estate

Sarà un valzer delle panchine (quasi) mai visto quello dell'estate che verrà. Perché le rivoluzioni andate in scena anche sotto gli ultimi ombrelloni aperti sono state certamente di non poco conto e anche tre anni fa è stata la stessa cosa. Il tema è nella prossima estate potrebbero clamorosamente cambiare quasi tutte le big. Facciamo il punto nel Podcast di oggi di Tuttomercatoweb.com, con Marco Conterio.

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Tacchinardi e il processo alla Juventus
Fa ancora discutere la pesante sconfitta di ieri sera della Juventus, travolta 0-4 in casa dall'Atalanta. Per approfondire un po' di tematiche legate al presente, ma anche al futuro delle due squadre, partendo dalla Vecchia Signora, abbiamo intervistato in esclusiva l'ex centrocampista Alessio Tacchinardi, oggi allenatore e opinionista televisivo.

Che sensazioni lascia, il giorno dopo, una partita come quella di ieri sera? "Incredulità. Onestamente ho pensato a diversi scenari possibili, anche alla luce della grande partita di andata della Juventus, oltre allo zoppicare di chi stava davanti. E senza le coppe, la partita poteva essere preparata meglio: forse ero un po' troppo euforico anche io nell'intravedere una speranza, che non so nemmeno da cosa fosse data, viste le recenti eliminazioni con PSV e Empoli... Però mettici anche l'autocritica fatta da Motta, parlando tra loro si poteva sperare in qualcosa di diverso. La situazione che si era creata non faceva davvero immaginare un crollo del genere".

Oggi tutti puntano il dito contro Thiago Motta. Lei? "L'allenatore è un mestiere talmente difficile che come fai, sbagli. Di errori, comunque, ne ha fatti, ciò che mi stupisce in ogni caso è aver visto un allenatore che lo scorso anno ha dato un'identità forte al Bologna e che in questo, già dall'inizio, ha invece faticato fino ad oggi. Ancora a dicembre non capivo quale fosse la Juventus voluta da Motta. Mi piacerebbe essere una mosca per capire quale sia stato il vero problema. Forse lui non ha saputo vestirsi da condottiero, o la squadra non gli è andata dietro? È un integralista, magari? Io non lo so, ma mi fa terribilmente strano vedere come la Juve non sia riuscita a creare un'identità. E non solo tecnica, ma anche empatica: guardate come entra Vlahovic ieri, nemmeno ha guardato il suo allenatore".