
Ordine sulla crisi del Milan: "Serve trovare una soluzione al clima ostile della tifoseria"
È un Milan in caduta libera quello che sta cercando di metabolizzare il ko di ieri sera contro la Lazio che lo ha rimanere bloccato al 9° posto nella classifica di Serie A, con tre sconfitte consecutive.
Sul momento dei rossoneri si è espresso il noto giornalista Franco Ordine, attraverso le colonne di MilanNews. Iniziando dal tema di una conferma o meno di Sergio Conceiçao in panchina: "Poiché c'è poco da salvare, tranne la Coppa Italia, a questo punto lo capiscono solo loro che vivono il Milan 24 ore al giorno se è ancora in grado di cavare fuori qualcosa di buono. L'unica cosa da chiarire e capire è: cosa si può fare in questo momento per evitare che la squadra continui a respirare il clima ostile della tifoseria che incide incredibilmente sul rendimento?".
Sul fronte societario, invece, la piazza rossonera continua a contestare l'allontanamento di Paolo Maldini la scorsa estate: "Lo capisco perfettamente, soprattutto per un motivo: perché Paolo Maldini rappresentava una garanzia per la tifoseria ed era di conseguenza anche un asset positivo per la società. Il punto, però, è che quando le cose andavano bene i meriti erano di Maldini. Ma quando le cose non andavano bene, vedi l'anno del quinto posto in classifica, i demeriti erano della proprietà. Questo è quel che non ha funzionato. Maldini fa la stessa cosa anche dopo lo scudetto, quando se la prende con Gazidis per il mancato rinnovo. Ma un dirigente non può litigare col suo capo azienda, deve andarci d'accordo".
Sul momento dei rossoneri si è espresso il noto giornalista Franco Ordine, attraverso le colonne di MilanNews. Iniziando dal tema di una conferma o meno di Sergio Conceiçao in panchina: "Poiché c'è poco da salvare, tranne la Coppa Italia, a questo punto lo capiscono solo loro che vivono il Milan 24 ore al giorno se è ancora in grado di cavare fuori qualcosa di buono. L'unica cosa da chiarire e capire è: cosa si può fare in questo momento per evitare che la squadra continui a respirare il clima ostile della tifoseria che incide incredibilmente sul rendimento?".
Sul fronte societario, invece, la piazza rossonera continua a contestare l'allontanamento di Paolo Maldini la scorsa estate: "Lo capisco perfettamente, soprattutto per un motivo: perché Paolo Maldini rappresentava una garanzia per la tifoseria ed era di conseguenza anche un asset positivo per la società. Il punto, però, è che quando le cose andavano bene i meriti erano di Maldini. Ma quando le cose non andavano bene, vedi l'anno del quinto posto in classifica, i demeriti erano della proprietà. Questo è quel che non ha funzionato. Maldini fa la stessa cosa anche dopo lo scudetto, quando se la prende con Gazidis per il mancato rinnovo. Ma un dirigente non può litigare col suo capo azienda, deve andarci d'accordo".
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