Inter-Napoli 1-1, i retropensieri di Conte sul Var. Mano galeotto di Olivera con Lautaro

Inter-Napoli 1-1
10 novembre
Giornata n° 12

Arbitro: Mariani
Assistenti: Giallarini-Colarossi
Quarto uomo: Marcenaro
Var: Di Paolo
Avar: Aureliano

La lotta Scudetto non si decide a San Siro, né con un rigore concesso da Mariani per un fallo di Anguissa su Dumfries. A poco meno di venti dal termine, contatto in area fra il centrocampista che allarga la gamba per non fare arrivare intervenire l'olandese sulla palla. Il tocco c'è, non è così semplice capire se veniale oppure no: l'arbitro lascia correre, il check del Var concede la massima punizione che Calhanoglu spedisce sul palo.

Non troppo felice Antonio Conte a fine partita. “Ma che significa ‘il Var non può intervenire’ se c’è un errore? Ma che significa. Non capisco. Stiamo di nuovo trovando una situazione affinché ci siano di nuovo retropensieri da parte di tutti. Il Var se c’è un errore deve intervenire, punto e basta, altrimenti si creano retropensieri. Stiamo di nuovo trovando una situazione affinché ci siano di nuovo retropensieri da parte di tutti. Io inizio a non sentirmi più sicuro, perché iniziano a dirmi che l’arbitro ‘no ma questa è una valutazione su cui non può intervenire’, quando conviene. Quando non conviene invece interviene. Il Var interviene per correggere un arbitro, punto e basta. Non che lascia la decisione all’arbitro, altrimenti si creano retropensieri su questa cosa”.

Come per Gatti con il Como, l'AIA non ritiene punibile il fallo di mani di Olivera che toglie la disponibilità del pallone a Lautaro Martinez. Anche qui ci sono dei dubbi, difficile da valutare. Invece il corner che porta al vantaggio di McTominay non sembra esserci, perché la sfera non è uscita tutta: il Var non può intervenire.