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Milan, Gimenez e le difficoltà della trattativa: "Io non sono entrato nelle litigate…"
Nel corso della sua presentazione come nuovo centravanti del Milan, il messicano Santiago Gimenez è tornato anche sulla complessa trattativa dei rossoneri col Feyenoord per portarlo a Milano. Queste le sue parole in merito:
Le emozioni di questo passaggio al Milan:
"Uno dei miei sogni principali sin da bambino era giocare in Europa e l'ho avverato. E ora che sono in Europa ho voluto giocare in un grande club e voglio lasciare la mia impronta".
Come stai fisicamente? Sei disponibile per la Roma?
"Effettivamente ho avuto un piccolo infortunio nell'ultima partita col Feyenoord, ma adesso sto bene e sono prontissimo".
Il dietro le quinte del trasferimento, cosa può raccontare sulle difficoltà della trattativa?
"Per prima cosa anche se mi stavano seguendo dal mercato scorso ho cercato di concentrarmi sul gioco. La famiglia e il gruppo dietro di me ha fatto che sia possibile. Sono un uomo di fede e ho lasciato che tutto fosse lasciato nelle mani di Dio".
Quanto è stato difficile convincere il Feyenoord a lasciarti partire a gennaio?
"A questo dovrebbe rispondere Zlatan e i miei rappresentanti, sono loro che hanno spinto. Io dovevo solo giocare e lasciare tutto nelle mani di Dio. Noi giocatori non entriamo nei negoziati e nelle litigate, pensiamo a giocare".
Le emozioni di questo passaggio al Milan:
"Uno dei miei sogni principali sin da bambino era giocare in Europa e l'ho avverato. E ora che sono in Europa ho voluto giocare in un grande club e voglio lasciare la mia impronta".
Come stai fisicamente? Sei disponibile per la Roma?
"Effettivamente ho avuto un piccolo infortunio nell'ultima partita col Feyenoord, ma adesso sto bene e sono prontissimo".
Il dietro le quinte del trasferimento, cosa può raccontare sulle difficoltà della trattativa?
"Per prima cosa anche se mi stavano seguendo dal mercato scorso ho cercato di concentrarmi sul gioco. La famiglia e il gruppo dietro di me ha fatto che sia possibile. Sono un uomo di fede e ho lasciato che tutto fosse lasciato nelle mani di Dio".
Quanto è stato difficile convincere il Feyenoord a lasciarti partire a gennaio?
"A questo dovrebbe rispondere Zlatan e i miei rappresentanti, sono loro che hanno spinto. Io dovevo solo giocare e lasciare tutto nelle mani di Dio. Noi giocatori non entriamo nei negoziati e nelle litigate, pensiamo a giocare".
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