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31 dicembre 1974, Cruijff vince il suo terzo e ultimo Pallone d'Oro. È il primo a farlo
Il 31 dicembre del 1974, France Football assegna il proprio Pallone d'Oro. Il riconoscimento più importante per un calciatore europeo, facendolo solamente nell'ultimo giorno dell'anno. Anche perché stavolta la classifica non è chiara come altre volte, visto che Johan Cruijff vince per la terza volta (sarà l'ultima) con 116 voti, davanti a Kaiser Franz Beckenbauer, vincitore del Mondiale proprio sull'Olanda meccanica di Rinus Michels, che si ferma a solamente quota 105. Il terzo è un nome meno conosciuto come Kazimierz Deyna che di voti ne ha presi 35 e gioca in patria, in Polonia, nel Legia di Varsavia.
Per Cruijff però è un'ulteriore consacrazione. Dopo essere stato un fenomeno generazionale all'Ajax fino all'anno prima, con 257 gol in 329 presenze, ecco il trasferimento al Barcellona, dove vincerà solamente una Liga e una Coppa del Re.
Per capirne la filosofia, si possono usare le parole di Barry Hulshoff, suo compagno all'Ajax. "Discutevamo dello spazio per tutto il tempo. Lui parlava sempre di dove le persone avrebbero dovuto correre, dove stare, quando non si sarebbero dovuti spostare. Era tutto un creare spazio ed entrarci, una sorta di architettura sul campo. Abbiamo sempre parlato della velocità della palla, dello spazio e del tempo. Dove c'è più spazio? Chi è Il giocatore con più tempo? Lì dovevamo giocare l palla, tutti I calciatori dovevano capire la geometria di tuto il campo e del sistema come unica".
Per Cruijff però è un'ulteriore consacrazione. Dopo essere stato un fenomeno generazionale all'Ajax fino all'anno prima, con 257 gol in 329 presenze, ecco il trasferimento al Barcellona, dove vincerà solamente una Liga e una Coppa del Re.
Per capirne la filosofia, si possono usare le parole di Barry Hulshoff, suo compagno all'Ajax. "Discutevamo dello spazio per tutto il tempo. Lui parlava sempre di dove le persone avrebbero dovuto correre, dove stare, quando non si sarebbero dovuti spostare. Era tutto un creare spazio ed entrarci, una sorta di architettura sul campo. Abbiamo sempre parlato della velocità della palla, dello spazio e del tempo. Dove c'è più spazio? Chi è Il giocatore con più tempo? Lì dovevamo giocare l palla, tutti I calciatori dovevano capire la geometria di tuto il campo e del sistema come unica".
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