Il terzino che ha steso il Chelsea poteva essere del Milan (due volte): tutto su Robinson

Uno dei giocatori del momento in Premier League, ieri autore di una prestazione sensazionale contro il Chelsea, è stato in passato vicino al Milan. Due volte. E considerato il caso Theo Hernandez, la possibile partenza del francese, un erede ancora acerbo e giovane (nonostante le prestazioni offerte) come Alex Jimenez, c'è da scommettere che questo Antonee Robinson avrebbe fatto eccome comodo alla causa rossonera.

Numeri da top
I numeri di questa stagione confermano le qualità dello statunitense del Fulham. 6 assist stagionali, tutti cross deliziosi e precisi dalla sua corsia sinistra. E' inoltre il giocatore con il maggior numero di palle intercettate di tutta la Premier League, tutti dati in crescita dopo un'annata dove comunque è stato eletto il 'Fulham Player of the Season' dai sostenitori dei Cottagers. Uno dei dati più sorprendenti e pesanti di Robinson è quello degli xAG, dato che rappresenta la probabilità che un passaggio diventi assist per un gol. E' di 2,7 a partita, cifra superiore a quasi tutti i giocatori delle grandi leghe europee.

Il Milan e lo stop alle visite mediche
Nel 2020, Antonee Robinson era vicino a diventare un giocatore del Milan. Le trattative tra il Wigan Athletic, il club in cui militava Robinson all'epoca, e il Diavolo erano avanzato tanto che l'affare pareva praticamente chiuso e definito. Durante il controllo medico a Milano, è stata riscontrata un'irregolarità nel battito cardiaco di Robinson, che richiedeva ulteriori test. Questi ulteriori esami non potevano essere completati prima della chiusura del mercato italiano, che aveva una scadenza di 72 ore per la ratifica del trasferimento. Fumata nera (alcune fonti parlarono inoltre anche di mancata intesa sulla formula di pagamento) e Robinson di nuovo al Wigan e poi al Fulham. Poi il terzino e fludificante di Milton Keynes superò gli esami successivi e nell'estate del 2023 il Milan è tornato alla carica. E lì possiamo parlare, a questo punto, vista la mancanza di un vice Theo Hernandez (o un erede?), di un rimpianto.